sabato 15 febbraio 2014

LA DECRESCITA FELICE

Cosa accadrebbe se, in una meravigliosa mattina di primavera, mentre la natura è impegnanta a dare il meglio di sè, con i primi tiepidi raggi di sole, tutti smettessero di lavorare.
Si assisterebbe ad uno stravolgimento globale.
Il lavoro è la peggior forma di schiavitù, che l'uomo abbia inventato, passiamo la vita votati al lavoro e allo sperpero del suo misero guadagno. Ci consideriamo paesi civilizzati che godono dei privilegi speciali, e chiamiamo tutto questo "benessere", ma il prezzo da pagare è alto e si traduce in una vita di schiavitù, trascorsa a lavorare tutto il giorno, tutto l'anno, senza sosta, controvoglia, stressati, demotivati, e arrabbiati al solo scopo di acquistare un iphone, per poi sfruttare il 5% delle potenzialità, quando si sarebbe potuto lavorare la metà, lasciare quell'inutile oggetto in vetrina e vivere realmente la propria vita, usando quel tempo per ricercare la felicità attraverso le proprie passioni.
Tutti sappiamo che l'intero sistema economico è basato sul profitto, ma certamente nessuno potrebbe smettere di lavorare dall'oggi al domani. Non è materialmente possibile che tutti improvvisamente lascino il lavoro, perchè per vivere senza lavoro serve un piano d'azione che richieda anni di sforzi. Si tratterebbe di un lento mutamento, un re-inventarsi, attraverso l'adozione di nuovi principi.
Le persone sarebbero felici, di guadagnarsi da vivere facendo quello che gli piace veramente, mettere tutto se stesso nella nuova attività, producendo solo "qualità", e non quella "quantità", che ha come unico fine il profitto.
Le persone non scelgono di lavorare, sono solo inserite all'interno di un progetto, dove gli ultimi per via del tempo che gli rubano, resteranno sempre sul fondo, con le loro false sicurezze, con le loro vite mediocri e direi sprecate. Conosco persone che davanti a sè non concepiscono altro che una vita fatta dal "lavoro dipendente", tu gli spieghi che stanno correndo la "corsa del topo" che il loro lavoro sicuro, è sicuro finchè  non chiude l'azienda o finchè non ti licenziano, che stanno sprecando ore della loro vita, per una cosa che non vogliono fare, dimenticandosi che di vita ne abbiamo una e se un terzo la passi a lavorare e un altro terzo a dormire a te cosa resta?......Gli spieghi che ciò che desiderano in fondo non gli serve.
La riscoperta di se stessi, della felicità che si trae nel dare sfogo alle proprie passioni e alla creatività che abbiamo dentro, ci renderebbe tutti più felici.

domenica 2 febbraio 2014

LE BANCHE RINGRAZIANO..............



La mia conoscenza di economia?
Direi nulla, a parte un pò di economia domestica, di cui a volte mi rendo conto essere di difficile gestione, per il resto, la capacità di comprensione si limita a qualche discorso di entrate ed uscite.
Però lo schifo della Banca d'Italia di questi giorni vi giuro che lo capito, grazie ai tanti amici a 5 stelle, che sull'argomento invece, sono molto afferrati. Uno di questi, Fabrizio Ladi, mette in evidenza come in Parlamento, le lobby abbiano il pieno controllo del paese e come anche il capo dello Stato ne difenda  e ne assicuri il proprio potere. Leggete lo troverete sicuramente interessante.

Cittadini, vi chiamo ad un appello importante e complesso, leggete con attenzione ed aiutatemi a diffondere questo messaggio; Con la stessa tecnica adoperata in questi giorni usando l’IMU per far passare il regalo di 7,5 mld alle banche, ma senza l`opposizione del 5* allora non in parlamento, il traditore Napolitano, firmava la “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, concernente Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia.” Legge battezzata; LEGGE 12 luglio 2011, n. 106. La 106, contiene vari argomenti, ma ne spicca uno che vale per le banche che operano in Italia una cifra di non facile computazione, ma che si puo conservativamente stimare in centinaia di miliardi l`anno che le banche attingono dai conti correnti degli italiani sotto forma di interessi. Faccio riferimento all’ comma 5 capoverso d) dell`Art. 8 della sudetta legge 106, articolo intitolato ”impresa e credito” che legge;d) all'articolo 2, comma 4, della legge 7 marzo 1996, n.108, le parole: «aumentato della meta'.» sono sostituite dalle seguenti: «aumentato di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non puo' essere superiore a otto punti percentuali.». Usando i termini del legiferatore, la “misura urgente per l`economia” aumentava di decine di punti percentuali il tasso che le banche potevano applicare ai crediti in essere ed a quelli future senza incorrere in sanzioni.  Questo vuol dire che il costo del denaro alle imprese ed alle famiglie e` improvvisamente aumentato di costo a discrezione delle banche, che senza farselo dire due volte anno ringraziato e cominciato ad incassare denaro dei cittadini per risanare i loro bilanci, distrutti da decennia di mala gestione, di favoritismi e collusione con politica ed organi di controllo. Nello stesso periodo la BCE erogava prestiti per la sopravvivenza alle banche. Notizia invisibile sulla stampa Italiana, ma in risalto sul Financial times e Wall street Journal di due giorni fa, Intesa San Paolo ha rimborsato alla BCE 59 miliardi. Da dove vengono secondo voi quei soldini? Dal regalino fatto con la misura urgente per le banche come e` piu` opportuno ribattezzare l`art 8 della legge 106. La banca d`italia nei “Supplementi al Bollettino Statistico, Indicatori monetari e finanziari,Moneta e banche del 10 Gennaio 2014” disponibile sul sito della stessa Banca D`Italia, stima i prestiti ai soggetti residenti in Italia come segue; 1927077 Totale prestiti amministrazioni publiche1068140 Totale Prestiti a societa non finanziarie 602044 Totale prestiti a famiglie ovvero 3,597,261,000,000.00 EURO. Una variazione in 1 punto percentuale in piu o in meno su questa cifra di crediti gia` erogati equivale a 35,972,610,000.00 di EURO. Ovvero 20 volte il regalo fatto con il recente decreto IMU. Io sono un analista finaziario, conosco le banche da dentro e da fuori, e so interpretare i numeri, vi estrapolo pertanto una facilistica considerazione da fare; se riuscissimo a ridurre di 5% il costo reale del denaro, solo sui crediti gia` erogati, faremmo risparmiare ai cittadini italiani 179,863,050,000.00 EURI! Questo calcolo `e banalmente semplificato, ma vi rende bene l`idea della entita` del regalo fatto alle banche con questo articolino numero 8 dal traditore Napolitano & co.Qui di seguito continuo ad articolare i motivi e le modalita` con cui bisogna agire per ridurre questa tassazione indiretta sulle attivita` dei cittadini Italiani, per ridimensionare i tassi di riferimento medi e quelli usurai. Sto di fatto parlando del tema della sorvranita` monetaria, infatti agendo sui tassi reali che i cittadini pagano abbiamo uno strumento di politica monetaria, strumento tutto italiano e come sopra dimostrato (in negative) affidato al parlamento. Questo e` uno strumento che dobbiamo utilizzare, la possibilità di proporre ed ottenere una modifica della legge 108/96 equivale a riprendersi un pezzo di sovranita` senza dover andare in Europa, ci consentirebbe di ridurre il costo del denaro e di iniettare liquidita` nell`economia vera. Questo e` uno strumento di sovranità nazionale da usare! E` una strada da seguire sia per “semplicità” che per efficacia.  Mi pare anche che i risultati raggiungibili siano necessari, condivisibili, concreti dimostrabili e di grande impatto, e una volta corredati da una dovuta campagna di informazione, si metterebbe di fronte al parlamento un mega obiettivo che coniuga in maniera perfetta un traguardo di civilta`, un traguardo economico, nonché un importante battaglia politica che potrebbe far incassare enormi benefici in termini di consenso al movimento che se ne farà promotore. Quindi propongo di iniziare una grande battaglia sulla seguente proposta, gia` inviata ai membri delle commisioni camera e senato a 5*, e vi invito a sostenerla e a migliorarla ed ad usare in qualunque modo necessario il mio tempo e le mie risorse, viva L`Italia! Proposta M5* per la modifica della legge sui tassi di usura 108/96, nonche` per ridurre il costo del denaro alle famiglie ed alle imprese, atto fondamentale per favorire la ripresa del volano economico del NOSTRO paese. Premessa la legge 108 del 7 marzo 1996 ha apportato, a suo tempo, sostanziali modifiche alla normativa antecedente sull’usura, privilegiando, rispetto a parametri soggettivi, in vigore fino ad allora (vecchio articolo 644 del c.p.), nuovi parametri c.d. “oggettivi” di determinazione del tasso di usura. In altri termini la legge 108 amplia l’area di tutela offerta dalla norma, che non viene più offerta solo esclusivamente nei casi in cui sussista lo “stato di bisogno” del debitore, ma che scatta automaticamente ogni qual volta il limite (il c.d. tasso soglia usura) posto dall’ art. 2 della legge 108/96 sia superato, fermo restando, comunque, l’aggravante dello stato di bisogno del soggetto che utilizza il credito.Larticolo 2 della legge 108/96 prevede che Il Ministro del tesoro, sentiti la Banca d'Italia e l'Ufficio italiano dei cambi, rilevi trimestralmente il tasso effettivo globale medio, comprensivo di commissioni, di remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, riferito ad anno, degli interessi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti negli elenchi tenuti dall'Ufficio italiano dei cambi e dalla Banca d'Italia.Originariamente lo stesso articolo prevedeva che il il limite oltre il quale gli interessi sono sempre da considerarsi usurari, fosse stabilito nel tasso effettivo globale medio, risultante dall'ultima rilevazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, aumentato della metà.Il 12 Luglio 2011 con la aprovazione della legge 106, il metodo di calcolo del limite di cui sopra viene sostituito con il seguente metodo, contenuto nell`articolo 8 comma 5 d) legge 106/2011; quindi attualmente Il limite oltre il quale gli interessi sono sempre da considerarsi usurari, e` stabilito nel tasso effettivo globale medio, risultante dall'ultima rilevazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale aumentato di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non puo' essere superiore a otto punti percentuali. Discussione oggi, in un mondo globalizato, che ci piaccia o no, le nostre aziende sono chiamate a competere in paesi dove il costo del denaro molto piu` basso che in Italia, e dove la facilita` di accedere al credito e molto superiore a quella riscontrara in Italia. In questo quadro, uno strumento legislativo capace di garantire un costo del credito  uniforme ai livelli Europei si rende indispensabile. Questa necessita` e` aggravata dalla recessione che piaga il nostro paese, recessione che tra i suoi alimentatori vede senza ombra di dubio lo scarso credito erogato, ed i tassi dello stesso, che sono sproporzionati al costo del denaro nella zona Euro. La finalità della legge 108/96 è quella di sanzionare la condotta di chi, banche ed intermediari finanziari, a fronte di operazioni di erogazione di credito, applichi tassi e “commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per le imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito superiori al limite del c.d. tasso soglia usura”. Le finalita` della legge sono tradite e rese vane dalla scelta fatta dal legislatore di usare i livelli di interessi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti negli elenchi tenuti dall'Ufficio italiano dei cambi e dalla Banca d'Italia, rilevati mensilmente dalla banca d`italia, come punto di partenza per il calcolo del limite oltre il quale gli interessi sono sempre da considerarsi usurari. Infatti, gli operatori finanziari iscritti negli elenchi tenuti dall'Ufficio italiano dei cambi e dalla Banca d'Italia, possono liberamente concordare tra di loro i tassi da applicare ai crediti, di fatto variando a loro piacimento il tasso effettivo globale medio, e quindi il limite di usura. Bisogna anche notare che la legge 108 del 96 guardava al mercato creditizio nazionale, e quindi agli operatori finanziari iscritti negli elenchi tenuti dall'Ufficio italiano dei cambi e dalla Banca d'Italia, quali benchmark per analizare il mercato del credito, in quanto la globalizazione e la integrazione Europea erano ad uno stato di sviluppo molto lontano dai livelli raggiunti odiernamente. Faccio infatti notare che al tempo della introduzione della 108 non esisteva neanche l`istituzione internazionale Euribor-EBF http://www.euribor-ebf.eu/euribor-ebf-eu/about-us.htm, che si occupa dei tassi interbancari europei.Oggi la BCE e` di gran lunga l’istituzione piu` adatta per calcolare quale debba essere il tasso effettivo globale medio,  da usare come zoccolo duro di partenza per il calcolo della soglia di usura.La BCE rileva e publica con frequenza settimanale sul suo sito i tassi di interessi rilevati nella Eurozona; http://sdw.ecb.europa.eu/reports.do?node=100000173.  Una simile publicazione viene aggiornata sul sito della banca d`Italia mensilmente; http://www.bancaditalia.it/media/comsta/2013/cs-20131230-usura.pdf. Invito i lettori a confrontare le due publicazioni, e constatare per loro conto come i tassi Europei viaggiano senza ombra di dubbio molto, molto al di sotto di quelli Italiani. Torno a ripetere che in un mercato Europeo integrato, non e` possibile che un cittadino Tedesco sostenga un costo del denaro pari alla meta` di un cittadino italiano, quando l`istituo di credito Italiano ha lo stesso costo di capitale grazie ai meccanismi del`Euribor e della banca centrale Europea.Il binomio e` sempre stato, valuta forte tassi bassi, valuta debole tassi alti. Oggi il dibattito pro e contro euro si articola solo sulla possibilita` di svalutazione, e non sul fatto che abbiamo in Italia una valuta forte, ma accompagnata da un costo reale del denaro (tasso effettivo globale medio,) oltre il 16%, quando il tasso di sconto e` allo 0.25% e L`euribor a 2 settimane 0.255 tre mesi 0.297 e 9 mesi allo 0.49%!!PropostaNell`ottica di quanto articolato sopra, e di acellerare un processo di integrazione del sistema creditizio della Eurozona, si propone; 1.   di modificare l’articolo 2 della legge 108/96 sostituendo il tasso effettivo globale medio, con il tasso globale medio mensile calcolato dalla BCE sui prestiti denominati in Euro, ed erogati nella Eurozona ai residenti nella stessa Eurozona. 2.  di abrogare il comma 5 capoverso d) dell`Art. 8 della legge 106/2011. 3. di modificare l`Art 2 della legge 108/96 introducendo un meccanismo di calcolo del limite oltre il quale risulta usura, che fissi la differenza tra il tasso medio scelto al punto 1. E la soglia di usura ad uno spread che non puo' essere superiore al…
Faccio presente che la proposta al punto 3, deve essere oggetto di studio piu` approfondito e di discussione con le parti per capire l`impatto che potrebbe avere su transazioni esistenti, e sui margini operativi. Comunque il principio deve essere chiaro e di facile aplicazione. Non possiamo vivere in un paese dove la BCE presta soldi allo 0.25, l`Euribor e` al 0.5 e il tasso usuraio viaggia oltre il 20%. Distinti saluti, ed a disposizione per approfondire.
 Fabrizio Ladi