mercoledì 30 gennaio 2013

.....SPERIAMO DI NON MORIRE DI SALUTE......


 
 Da infermiera, ogni tanto, devo anch'io dare uno sguardo alla situazione sanità, quella, che sotto gli occhi mi circonda.....
 E' iniziato un 2013 complicato, i tagli della Spending review ( bel modo di imparare l'inglese!) del Governo, da un punto di vista sanitario hanno creato: la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi; il contenimento della spesa per il personale del Ssn che, almeno in alcune Regioni, è da anni in sofferenza; la riduzione dello standard di posti letto, che se da un lato permetterà di sanare situazioni ancora esistenti di creazione e spesso inutilizzazione di strutture sanitarie, dall'altro rischia di lasciare il cittadino malato a carico unicamente della famiglia ( se ce l'ha ).
La riduzione dei posti letto ospedalieri per qualcuno non è una novità, qualcuno ricorderà in passato  la chiusura di ospedali in toto, la riconversione a Residenze Sanitarie, l'accorpamento delle molteplici specialità mediche o chirurgiche che facevano le stesse cose. Ma ora non si tratta più di togliere i duplicati ( se non in alcune Regioni), qui si tratta di ristrutturare completamente il sistema.
Non dobbiamo distogliere lo sguardo dalla persona e dalla sua famiglia: la riduzione dei posti letto e dei tempi di degenza devono trovare una reale e veloce risposta nei servizi territoriali che dovranno essere sostenuti, diffusi, a piena disponibilità nelle 24 ore, pena veramente l'abbandono delle persone con maggiore fragilità fisica, mentale, sociale, economica.
Il contenimento della spesa del personale non è una novità di questa legge, il problema e che siamo alla riduzione sul ridotto. Evitiamo però di cadere nel tranello che il contenimento del personale sia poi una scusa per ampliare ulteriormente la libera professione intramoenia, con la quale per un minimo di coerenza si dovrebbe finalmente chiudere.
Poi cerchiamo di essere portatori d'informazioni corrette per i cittadini, diciamolo chiaramente ai cittadini che l'ospedale vicino casa è un luogo a cui siamo affettuosamente legati, ma che dà una falsa sicurezza se non ha casistica di trattamento, che potrebbe essere meglio un buon poliambulatorio, perchè le reali situazioni acute di urgenza che richiedono un trattamento ospedaliero sono poche. Tenere in piedi strutture inadeguate, talvolta fatiscenti, è uno spreco ed un pericolo.
Che altro dire, cerchiamo di non perdere di vista la salute di ogni cittadino e cogliamo le opportunità anche la dove sembra non ce ne siano....

domenica 27 gennaio 2013

LA FAVOLA DELLA CRISI................



Tutto cominciò nell'estate 2007, quello spettro che soltanto un pugno di economisti illuminati riusciva a vedere all'orizzonte e che avrebbe portato ad una catastrofe economica imminente.
Infatti nel 2007 ci fu la cosidetta crisi americana dei subprime ( un tipo di mutui immobiliari caratterizzati da condizioni poco favorevoli), con conseguente bancarotta e chiusura di alcuni istituti di credito tra i più famosi del paese, come la Lehman e la Goldman Sachs. Nell'arco di pochi mesi la crisi si estendeva anche in Europa e praticamente a tutto il pianeta, a causa di una profonda recessione e di una crisi industriale.
Da quel momento si sono innescati tutta una serie di processi che hanno determinato una reazione a catena: il primo ostacolo è stato la crisi di fiducia nei mercati borsistici, considerati molto meno affidabili dal punto di vista creditizio; a questo si deve aggiungere l’elevata inflazione a livello mondiale, e il costo sempre più elevato delle materie prime, a cominciare dal petrolio proveniente per lo più dai mercati mediorientali. 
 A “pagare la crisi”, come praticamente sempre accade, sono state infatti quelle fasce di popolazione meno difese dalle tutele “storiche”, come quelle riguardanti il mondo del lavoro, anche se è vero che una percentuale altissima di perdita dei posti di lavoro, ha coinvolto la maggior parte dei paesi. I tassi di disoccupazione, però, non sono schizzati solo a causa dei tantissimi licenziamenti degli ultimi due anni, ma soprattutto per le difficoltà, da parte della fascia di popolazione più giovane, a trovare una sistemazione stabile, non solo dal punto di vista lavorativo. La difficoltà a trovare un impiego, e quella ancora maggiore a conservarlo per un periodo superiore ai 6/9 mesi, è infatti tuttora il problema che maggiormente caratterizza le generazioni tra i venti e i quarant’anni, generazioni sulle quali l’estremizzazione di un concetto quale il lavoro flessibile, unito alle difficoltà sul mercato da parte delle imprese (che si traducono in difficoltà ad assumere, ma anche a mantenere lavoratori in organico) ha avuto effetti devastanti. Per la prima volta, probabilmente dal dopoguerra, una altissima percentuale di giovani vede davanti a sé prospettive di crescita assai inferiori rispetto a quelle della generazione precedente. Le difficoltà a ottenere un lavoro, e a mantenerlo, infatti, si traducono in una serie di impedimenti che si ripercuotono sull’impossibilità di trovare un alloggio, di costruire una famiglia, e in ultimo di contribuire all’economia, dal momento che difficilmente questi giovani riescono a costruirsi un ruolo economico e sociale capace di garantirgli una autonomia di vita.
Il tutto, avviene in un momento in cui le grosse difficoltà della finanza pubblica (da almeno dieci anni a questa parte) hanno portato a una notevole trasformazione (in negativo) in materia di stato sociale, quello che oggi viene universalmente chiamato welfare. Le tutele e le garanzie nei confronti di chi non riesce a trovare lavoro, unite alla privatizzazione totale dei servizi; la mancanza nella maggior parte degli stati europei, di una seria politica per la casa; l’innalzamento dei tassi per i mutui e i prestiti privati; la crisi delle monete occidentali sui mercati globali, e il conseguente aumento dei generi di prima necessità, o di quelli diventati fondamentali, a cominciare dalla benzina. Tutto ciò ha fatto si che la popolazione mondiale sia arrivata ad affrontare una crisi probabilmente superiore a quella del ’29, senza la possibilità di contare realmente su un aiuto da parte dello stato, aiuto che avrebbe potuto forse attutirne gli effetti. Va detto però, che la mancanza di questi aiuti non è esclusivamente una scelta (obbligata) economica, ma anche una scelta politica, dal momento che la scomparsa progressiva dello stato sociale è un indirizzo scelto da molti governi europei già da molti anni, ben prima dello scoppio della crisi. Probabilmente, infatti, se si fosse attuata una politica diversa, o se si riuscisse ad attuare adesso misure basate sul sostegno dello stato in primo luogo alle imprese, ma anche ai lavoratori e alle famiglie, l’intera economia potrebbe trarne giovamento.

In un momento dove tutta una serie di partiti travestiti da venditori di pentole, cercano di illudere il cittadino poco attento, con promesse che sicuramente non potra' mantenere. Il movimento cinque stelle entra a casa tua, ti aiuta a trovare una soluzione, ti mette a contatto con persone che come te devono trovare la stessa soluzione e tutti insieme, si cerca la soluzione migliore......alla fine una situazione si trova e sarà la soluzione più vicina al cittadino, quella più condivisa, quella più idonea e quella sicuramente più realizzabile...così forse la crisi diventerà un ricordo, un ricordo che verrà raccontato nei libri di scuola... 


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martedì 22 gennaio 2013

Il M5S è anche amicizia


Cos’è l’amicizia????????? Se prendo il vocabolario alla voce amicizia c’è scritto:

“Affetto vivo e reciproco tra due o più persone”, quindi l’amicizia è qualcosa d’importante che occupa una fetta considerevole all’interno della nostra vita.

Non ho tanti amici, conosco tante persone, ma amici  amici  si possono contare sulle dita di due mani, perché l’amico è quello che è legato da sentimenti di amicizia e quindi di affetto…….

Nella mia natura, l’amicizia è importante non potrei vivere senza amici e amicizia, ricordo ancora la mia migliore amica, che, anche se lontana, rimane pur sempre la mia migliore amica non quella per la quale dividerei una montagna  ma sicuramente andrei fino a piedi a Bologna….

Con il movimento 5 stelle ho conosciuto tante persone, alcuni sono solo dei conoscenti altri sono diventati amici, sono amici con la A maiuscola, di tutti questi amici per qualcuno dividerei la montagna e andrei anche a piedi a Bologna……..quindi il movimento 5 stelle  ha permesso anche questo miracolo, quello di conoscere persone diverse, di frequentarle, di ascoltarle , aiutarle e dividere con loro le grandi e piccole gioie della vita.

Il gruppo di Legnano è un fantastico gruppo, siamo tanti amici uniti da un solo spirito di cambiamento e per questo andiamo avanti e anche se un giorno le nostre convinzioni, i nostri sforzi verranno disattesi, spero che l’amicizia rimanga, perché possiamo smettere di credere in ciò che ci ha fatto andare avanti ma non possiamo cancellare dal cuore un amico perché come citava una vecchia canzone di Cocciante

non posso certo diventare imbroglione
ma passerei qualche notte in prigione
per un amico in più
per un amico in più
perché' mi tiene ancor più caldo
di un pullover di lana
a volte è meglio di una bella sottana
un caro amico in più
perché un amico se lo svegli di notte
è capitato già
esce in pigiama e prende anche le botte
e poi te le ridà…………………………………………

sabato 19 gennaio 2013

Torniamo ad essere ottimisti.................




Ognuno di noi ha la propria "Salerno - Reggio" personale: che si parli di pensioni o contratti atipici, di scuola o evasione fiscale, di sanità o energia, di semplificazione burocratica o università, è facile imbattersi in proposte puntualmente al centro del dibattito pubblico ma mai realizzate.
Agli occhi di chi ci osserva da fuori, sembriamo ancora un paese troppo innamorato dei propri vizi per cambiare davvero. Tuttavia, i semi del cambiamento, nella politica, nell'economia e anche nei comportamenti sociali, si stanno facendo strada, con la pazienza delle gocce d'acqua sulla roccia. E sempre più persone acquisiscono coscienza degli enormi costi (per loro o per i loro familiari) dell'immobilismo.
Giovani lavoratori tanto instancabili quanto flessibili, gravati da aspettative pensionistiche da fame; donne in cerca di una valorizzazione professionale che non schiacci il loro desiderio di famiglia, insegnanti e dipendenti pubblici poco gratificati all'interno di una scuola e di una pubblica amministrazione incapaci di valutare e valorizzare le proprie risorse umane; ricercatori sottopagati nonostante il prestigio internazionale della loro scoperta scientifica; studenti con il gusto di viaggiare (magari low cost) consapevoli che, certe cose che funzionano all'estero non si capisce perchè non debbano funzionare anche da noi........E' tra questi elettori disperati che si annida la speranza di un cambiamento reale, in attesa che qualcuno la faccia germogliare politicamente.
Siamo in attesa di politici che la smettano di trattare gli italiani come bambini viziati, cercando di fargli credere che i nostri problemi vengono da fuori, dai cinesi che producono sottocosto per esempio................Balle!!!!!!!!!!!! I nostri problemi, siamo stati bravi nel crearceli da soli. E da soli dovremo risolverli.
Allora torniamo ad essere ottimi, ottimisti e coraggiosi, coraggiosi nell'attivare un cambiamento, che prima ancora che politico deve essere un cambiamento culturale. Torniamo a crederci e ci accorgeremo, che come citava una vecchia canzone, non può piovere per sempre.......

domenica 13 gennaio 2013

Il sermone della domenica.....




Oggi voglio scrivere un post che ricorda quei vecchi sermoni della domenica , che  spesso andavo ad ascoltare in chiesa quando ero piccola. A braccetto con mamma e papà e il vestito della festa, la messa della domenica, rappresentava un evento di vita mondana.

 Diciamo che siamo  entrati  a tutti gli effetti nel 2013, possiamo essere soddisfatti abbiamo discretamente superato il 2012, anno bisesto anno funesto , che ci ha regalato un’ elevata disoccupazione giovanile, un impoverimento delle famiglie, una distruzione delle imprese, ma che ci ha salvati dalla fine del mondo e direi che ne siamo usciti bene senza neanche un graffio, il 21 dicembre in baffo ai Maya non è caduta neanche una foglia e la preannunciata fine del mondo è stata rimandata a data da destinarsi……..ma in realtà la grande apocalisse è già iniziata, proprio così…. Quell’apocalisse descritta nel vangelo di Giovanni, dove sarebbero venuti quattro cavalieri ognuno rappresentanti i mali  dell’uomo.

In realtà politicamente parlando la fine del mondo è già iniziata accompagnata da quattro cavalieri. Il primo cavallo porta su di sé un uomo che antepone la sua immagine e i suoi interessi a tutto il resto, predicando ricchezza e benessere tutto contornato da illusione creando uno schiavismo mediatico, si veste di bianco e sta alla destra.

Il secondo cavallo porta su di sé un uomo, che predica bene e poi razzola male, all’apparenza nemico giurato del cavaliere bianco ma in fondo suo eterno sostenitore, si veste di rosso e sta alla sinistra.

Il terzo cavallo porta su di sé un uomo, freddo e calcolatore un bocconiano, dove, uno più uno deve sempre fare due e chi se ne frega dello stato sociale, si identifica con la speculazione, si veste di nero, come la carestia e sta al centro.

Il quarto cavallo porta su di sé un uomo chiamato morte, portatore di pestilenza, guerre, avidità e malattia, si veste di verdastro dei cadaveri in putrefazione e rappresenta la futura società civile.

Chi può sconfiggere tutto questo, sicuramente un quinto cavaliere, chiamato cittadino attivo, che cavalca un cavallo giallo a 5 stelle, che non sta a destra e neanche a sinistra, che protegge il territorio, che è contro la cementificazione selvaggia, che difende l’acqua pubblica come bene fondamentale dell’uomo, che punta all’energia rinnovabile, che rende un cittadino libero di essere rappresentato, un cittadino che è cittadino onesto…………..

martedì 8 gennaio 2013

LETTERINA...........


 
Caro 2013 non pretendo 365 giorni di felicità, serenità, amore folgorante, notizie gioiose e buona salute, ma almeno troviamo un compromesso e cerchiamo di non concentrare tutte le sventure in un solo periodo, perché da quando hai messo piede tra di noi è arrivato uno zumami.

Posso accettare che mi si rompa la lavastoviglie, che Monti si candidi alle prossime elezioni, ma che anche il mio vicino di casa pensi a Monti come al Salvatore del mondo, ecco no…..

Se poi il giorno dopo la caldaia comincia a dare problemi e sai che i soldi che hai messo da parte per il dentista , anche questo mese sono finiti e il mese prima hai dovuto pagare la seconda rata IMU, ecco no…..

Se anche il terzo giorno litighi con tuo marito, la lavatrice smette di fare la centrifuga e Berlusconi  torna a flirtare con la Lega, ecco no………

Se il quarto giorno ti si rompe la lampadina del ripostiglio e nel cercare di togliere la lampadina questa rimane incastrata e tu rischi la folgorazione nel tentativo di aggiustarla, ecco no….

Se il quinto giorno Bersani diventa il favorito alle ultime elezioni, rubando le idee al movimento 5 stelle, facendosi bello come se un vecchio ladro di colpo diventasse un giovane onesto e la moglie del famoso vicino di casa ti conferma che tanto lei lo voterà, ecco no

Se alla fine, mentre pensi,  che la settimana sta per finire e la prossima andrà meglio, magicamente ti si toglie il coperchio del frullatore e tutto il minestrone tappezza la cucina come nei migliori film splatter e a lavoro la morte ti accompagna, ecco no…….

Quindi mio caro 2013, alterna momenti si a momenti no……..altrimenti la vedo dura anche a raggiungere la primavera, dacci il tempo di riprenderci tra una disgrazia e l’altra…..

giovedì 3 gennaio 2013

RIFLESSIONI PERSONALI.....................




 
Ho seguito con perplessità e confusione i dibattiti sulla rete , di queste  ultime settimane.  Il movimento cinque stelle, di cui io sono attivista è stato attraversato da una serie di turbolenze interne, che giuste o sbagliate ci portano a riflettere e  a chiederci quale strada intraprendere.

Circa sei mesi fa tutto mi sembrava chiaro, Beppe Grillo era colui che aveva permesso di risvegliare le coscienze assopite di una società politicamente e culturalmente sempre più alla deriva.

Avevo scoperto Grillo sul web ne avevo apprezzato le parole, ho sempre ammirato la sua capacità di essere un elemento pensante, ma nello stesso tempo, con un forte carisma, tale da coinvolgere le piazze, risvegliando in noi  quel vecchio  senso civico, ormai riposto in un cassetto. Ho cominciato a credere che se ognuno di noi nel proprio piccolo comincia a cambiare, comincia a prendersi cura del proprio comune della propria città senza deleghe, allora tutto può trasformarsi e piano piano possiamo eliminare questa classe politica, diciamolo di merda.  Tra berlusconini , bersanini, montini e chi più ne ha più ne metta.

 Il cambiamento politico non porterà a niente se prima non avviene un grosso cambiamento culturale e noi sappiamo che le abitudini le consuetudini sono dure a morire; la gente si riempie la bocca di belle parole e pochi fatti. Perché è tutto giusto quello che dice Grillo e un pensiero talmente innovativo che spesso cozza con una società legata a vecchi retaggi culturali dove fa tutto schifo non funziona niente e tutto brutto ma pensaci tu perché io non ho tempo e neanche voglia.

Grillo ci ha dato un grosso strumento ora tocca a noi utilizzarlo al meglio, se perdiamo questo treno avremo perso una grossa occasione, ma Grillo non può diventare il superman  colui che ci salverà, siamo noi che dobbiamo salvarci da soli accettando di essere cittadini attivi e pensanti, con i nostri difetti e i nostri pregi. E poi c’è Casaleggio, a me personalmente non piace, però è un mio pensiero giusto ho sbagliato, rimane mio. Non condivido le sue teorie profetiche , ma Casaleggio non è il movimento e il movimento non è Casaleggio.

Il futuro ci attende ma non dimentichiamoci che siamo figli del nostro passato. Restiamo in movimento.

martedì 1 gennaio 2013

AGGIUSTARE IL MONDO

 
 

 

AUGURI DI UN FELICE 2013

 Un bambino ed il suo papà erano seduti sul treno. Il viaggio sarebbe durato un’ora circa. Il padre si siede comodamente e si mette a leggere una rivista per distrarsi.

Ad un certo punto il bambino lo interrompe e domanda: “Cos’è quello, papà?”. L’uomo si volta per vedere quello che gli aveva indicato il bambino e risponde: “E’ una fattoria.” Incomincia di nuovo a leggere quando il bambino gli domanda un’altra volta: “Quando arriveremo, papà?”. Il padre gli risponde che manca ancora molto.

Aveva di nuovo cominciato a leggere la sua rivista quando un’altra domanda del bambino lo interrompe e così per tantissime altre volte. Il padre disperato cerca la maniera di distrarre il bambino.

Vede sulla rivista che stava leggendo la figura del mappamondo, la rompe in molti pezzetti e li da al figlio invitandolo a ricostruire la figura del mappamondo. Così si siede felice sul suo sedile convinto che il bambino sarebbe stato occupato per tutto il resto del viaggio.

Aveva appena cominciato a leggere di nuovo la sua rivista quando il bambino esclama: “HO TERMINATO”. “Impossibile! Non posso crederci! Come hai potuto ricostruire il mondo in così poco tempo?” Però il mappamondo era stato ricostruito perfettamente. Allora il padre gli domanda di nuovo: “Come hai potuto ricostruire il mondo così rapidamente?”

Il bambino risponde: “Non mi sono fissato sul mondo.... dietro al foglio c’era la figura di un uomo, HO RICOSTRUITO L’UOMO E IL MONDO SI E’ AGGIUSTATO DA SOLO !!!!”.