venerdì 28 giugno 2013

CARO BEPPE TI SCRIVO....


Ciao Beppe mi chiamo Marinella sono una cittadina di 42 anni, sposata con tre figli, lavoratrice e orgogliosa di essere italiana. In questi anni sono vissuta all'ombra del mio Comune occupandomi solo del mio orticello, convinta, che tanto le cose non sarebbero mai cambiate, perché non esistevano le persone adatte al cambiamento.
 Un giorno sono stata invitata a vedere un tuo spettacolo e a parte il grande divertimento, mi ricordo di aver apprezzato la tua profonda capacità di uomo pensante con una profonda intelligenza e capacità di coinvolgimento. Sono tornata a casa sono andata sul tuo blog e ho incominciato a seguirti. Sono diventata,  una grillina, come mi chiamano gli altri. Sono entrata a far parte del gruppo di Legnano, il Comune dove abito e dove sono attivista m5s già da circa 2 anni e mezzo.
 Qui a Legnano abbiamo fatto delle grandi cose, alle ultime amministrative abbiamo preso 3376 voti e 2 consiglieri sono entrati in Comune. Di questi consiglieri uno si chiama Daniele Berti, forse te lo ricordi e quel fanciullo un po' pazzo che in questi giorni sta mettendo un po' di subbuglio. Daniele  è un fantastico personaggio, una persona pensante come te, anzi a volte sembra proprio te, lo stesso spirito, lo stesso carisma, la stessa capacità di trascinare le persone. Lui è quello che fa la differenza qui a Legnano.
 Hai bisogno di tanti piccoli cittadini così nei Comuni. Persone che fanno da collante e coinvolgono le folle, perché lo sai, l'uomo ha anche bisogno di essere accudito e un po' coccolato e preso per mano. Ti scrivo con la umile presunzione di essere ascoltata. Ti chiedo unisci tutte queste persone presenti nei Comuni che fanno da collante, incontrale, fagli sentire che non sono soli, che rappresentano delle grosse risorse. Qui nei Comuni abbiamo bisogno di essere un po' confortati e  anche forse considerati. Daniele se non verrà ascoltato probabilmente lascerà il  gruppo, e il gruppo alla fine morirà.
 Quindi ti chiedo Beppe, ascolta le grida di questi ragazzi che nei propri Comuni sono degli eroi, incontrali parla con loro, come un padre, hanno bisogno anche solo di una pacca sulla spalla.
Il m5s è un grandissimo sogno e per fare in modo che il sogno vada avanti e si trasformi in una grande rivoluzione, bisogna tenere ancorati soggetti portanti all'interno di ogni Comune. Tu non puoi essere ovunque. E' vero c'è il blog, ma siamo italiani e abbiamo bisogno anche del contatto umano, della stretta di mano, della voce al telefono. Non permettere che la rabbia di un momento possa vanificare tutti gli sforzi. Beppe mi piacerebbe davvero che tu chiamassi Daniele Berti che parlassi con lui. Lui e tanti altri possono cambiare questo paese, ma hanno bisogno di te.
Grazie da una mamma che crede ancora che i propri figli possano avere un futuro migliore in questo paese........Marinella Saitta

giovedì 20 giugno 2013

CARICATE I MULINI A VENTO


Riporto questa frase di un amico che scrive: "Quando avrai voglia di ricaricare i mulini a vento, chiamami mi troverai ad aspettarti........."
Non mi sono mai sentita un Don Chisciotte, quello che lotta contro i mulini a vento, in una lotta impossibile...
Non mi sono mai sentita un'idealista, fine a se stessa...
Non ho mai pensato di fare una lotta inutile, persa in partenza, contro obiettivi più grandi di me...
Da piccola cittadina ho semplicemente cavalcato l'onda del cambiamento, con quel pensiero critico che mi contraddistingue.
Il pensiero critico, che forse non è mai stato presente nell'umanità, adesso diventa indispensabile, vista la quantità di informazioni a cui siamo sottoposti volenti o nolenti ogni giorno.
Serve il dubbio perchè ci porta a cercare la verità e servono la capacità di concentrazione e quella di capire cosa sia vero e cosa no: due strumenti indispensabili senza i quali rischiamo di affogare in questo mare di informazioni senza i quali non siamo completamente liberi di scegliere.
Se non siamo in grado, non solo di distinguere le informazioni vere da quelle fasulle, ma nemmeno di comprendere le stesse, è inutile che ci sia trasparenza di pensiero.
Ci piace pensare di essere liberi, liberi da ogni condizionamento esterno, ci piace sentirci così e reagiamo quando qualcuno o qualcosa cerca di limitare questa nostra libertà. Allora, perché se siamo liberi siamo così simili nel modo di vestire, di mangiare,di ragionare, nelle aspirazioni, ma soprattutto nel modo di pensare?
Perché rinunciamo alla nostra libertà? Cosa riceviamo in cambio?Cosa abbiamo paura di perdere?
Rinunciamo alla libertà individuale, in cambio di una felicità momentanea e immediata, che col tempo ci porta a un decadimento morale.
Non illudiamoci che i mass media, internet ci possono salvare se non sviluppiamo un pensiero critico, non andremo avanti, l'abitudine è la nostra catena che ci lega alla nostra servitù volontaria!
Per proteggere la nostra illusione di essere liberi e di conoscere, ci nascondiamo dietro un pensiero altrui.
Crediamo di essere degli esperti, ci sentiamo autorizzati non solo ad esprimere opinioni su argomenti più disparati, ma,in certi casi siamo addirittura convinti che esprimere le nostre opinioni, ci  renda partecipi dei processi decisionali. Ci sentiamo dei commissari  tecnici della politica. Poichè non possediamo né le informazioni, né le conoscenze necessarie per poter esprimere un' opinione che resista alla prova dei fatti, le nostre sono solo delle intenzioni, buone forse per la retorica ma non certo per la realtà.
La nostra mancanza di pensiero critico, la nostra assenza di consapevolezza, la nostra scarsa conoscenza, hanno pesanti effetti sul mondo reale perchè permettono ad altri di mantenere un immeritato potere e ottenere degli ingiusti vantaggi e a noi impediscono di acquisire conoscenza,consapevolezza e conquistare più libertà.

mercoledì 19 giugno 2013

NE RESTERA' SOLTANTO UNO......


LA PAROLA ALLE IMMAGINI.............




Vorrei continuare a credere, vorrei continuare a sperare, vorrei continuare ad immaginare un gruppo, un grande gruppo di persone, uomini e donne.
Vorrei cercare di capire, perchè è così difficile cambiare, vorrei cercare di capire, perchè è così difficile costruire.......
Vorrei lasciarmi del tempo, del tempo per pensare, per decidere se è giusto crederci o abbandonare.
Vorrei guardare indietro per ricordare ma andare avanti per migliorare.
Vorrei, vorrei, vorrei............

mercoledì 12 giugno 2013

IL PRANZO E' SERVITO....


Non capita tutti i giorni di partecipare a una commissione, di totale interesse, per il cittadino (commissione mensa scolastica), ed essere cacciata, perché semplice cittadina. Ma succede anche questo!!!!!!!!!!!

Ed è quello che è successo, ieri sera alla sottoscritta.

Ci lamentiamo che i cittadini sono poco presenti e interessati all’andamento del proprio Comune e quando troviamo qualcuno di volenteroso, che vuole capirci qualcosa, conoscere, dare magari il proprio contributo, si allontana, in maniera non proprio galante nascondendosi dietro una gessata burocrazia, dichiarando che la commissione mensa è aperta solo ai rappresentanti della commissione stessa, agli assaggiatori, ai consiglieri comunali, ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, agli addetti ai lavori... NO AI CITTADINI.

Però, i non addetti ai lavori sono gli stessi cittadini che pagano il servizio e che sono quindi interessati a conoscerne le modalità di erogazione, la qualità, il costo, i soggetti che ne fanno parte.

E poi c’è sempre modo e modo per dire le cose, l’educazione sta alla base di ogni vivere civile.

Inoltre se dopo un appello iniziale, la mia presenza sembrava non scaturire grosse orticarie, non capisco come mai dopo circa un’ora e soprattutto quando l’argomento è diventato più caldo perché si è cominciato a parlare di “soldi” costi e tariffe, io sono diventata un soggetto pericoloso, da allontanare come se fossi portatrice di una malattia trasmissibile verbalmente, quindi ti tolgo la parola e ti invito a raggiungere l’uscita.

Che bella parola “PARTECIPAZIONE” peccato che spesso le parole rimangono solo parole perché il passo successivo rappresenterebbe un cambiamento, che per alcuni addetti ai lavori è troppo difficile da attuare.

Diciamolo, più che commissione mensa io la chiamerei associazione mensa cioè un associazione senza scopo di lucro di cui possono essere membri le persone che abbiano raggiunto o superato il 98° percentile del Q.I. (quoziente d’intelligenza ). Io d’altronde sono una semplice cittadina in più ho solo cinque stelle.