mercoledì 27 aprile 2016

SIAMO UN PAESE LIBERO



Oggi in una bellissima giornata di sole ero al parchetto di via Liguria con il mio Luigi, come me, tante mamma erano li.......
Era da poco suonata la campanella della scuola e tutti si erano riversati al parco.
Ad un tratto mi accorgo che una ragazza dal fare gentile si avvicina verso un gruppo di mamma e chiede: "cosa ne pensate della possibilità che a Legnano arrivino 350 profughi?......Sono una giornalista di un giornale locale.......
Dopo un iniziale sbigottimento, è partita la discussione, c'era chi era a favore, chi contro, chi diceva sono troppi, chi affermava....li dobbiamo mantenere noi, qualcuna era preoccupata per la sicurezza, qualcun' altra affermava ma vanno aiutati sono persone in difficoltà......la discussione é andata avanti almeno per circa tre quarti d'ora, ma alla fine erano tutti concordi nell'affermare che 350 profughi, tutti ammassati, in una sola struttura, quale la Caserma Cadorna, è un grosso errore.
Io ero lì che ascoltavo in religioso silenzio, i toni erano già fin troppo accesi, quelli più contrari, si scopre poi essere anch'essi stranieri arrivati nel '94 dall'Albania con un gommone........qualcuno affermava.....noi mica siamo stati trattati bene come loro che ottengono soldi vitto e alloggio dallo Stato.....la vita per noi è stata molto più dura.
Ho pensato è una guerra tra poveri e se la tua esperienza è stata negativa fai più fatica ad essere accogliente quando invece dovremmo imparare dagli errori nostri e da quelli degli altri.
Tornata a casa ho riflettuto su tutta la discussione e mi sono chiesta ma che differenza c'è tra 25 e 350?
 Sicuramente 350 sono tanti, ma come ti attivi per 25 con dei progetti codificati ti puoi attivare  anche per 350.
 Il problema non è il numero, è la modalità, cioè quella di prendere delle persone e in qualche modo costringerle a stare in luogo, mi sono chiesta si può accogliere chi non vuole essere accolto?
Non sarebbe più logico e anche più rispettoso della loro volontà, una volta sbarcati e più o meno identificati lasciarli liberi di andare dove vogliono senza deporre in questo o in quel centro di accoglienza.
Si può accogliere chi non vuole essere accolto? O meglio è giusto farlo?
A queste persone magari interessa una sola cosa: sbarcare in Italia , per poi andare altrove. Dove vogliono loro , non dove decidono i prefetti , i sindaci e gli imprenditori umanitari.