sabato 28 dicembre 2013

ASTROLOGANDO


Si sa.....con la fine dell'anno impazza l'oroscopo mania. Tutti alla ricerca di come sarà questo 2014, l'anno che verrà.
D'altronde, la curiosità fa parte dell'essere umano e indipendentemente dal crederci o meno, tutti o quasi tutti, nella vita hanno letto, almeno una volta un oroscopo, il proprio, o quello della persona che ci interessa.
Diffidate da chi dice di non leggere l'oroscopo, come chi afferma di non essere mai stato bocciato a nulla, o nega di aver fatto almeno una volta nella vita una figuraccia, da desiderare di scomparire in una nuvoletta di zolfo.
Che si sia figli di Tolomeo con telescopio sul balcone o sbirciatori occasionali sul giornale del vicino in metropolitana, tutti e dico tutti leggono l'oroscopo. Con impennate a fine anno o nei momenti difficili, ma anche la razionalità di chi crede solo nel libero arbitrio scricchiola davanti ad una previsione sull'immediato futuro.
Perché? Perché l'oroscopo parla proprio di noi. Cosa c'è di più interessante?
Allora, perché non giocarci su, magari facendo qualche previsione politico/astrologica.....
L'Italia , come Repubblica, nasce sotto il segno dei gemelli, si dice che i gemelli sia un segno doppio, d'altronde d' Italia ne esistono due, il nord e il sud.
I gemelli sono irrequieti e amano raccogliere informazioni preziose e versatili. Ragionano molto rapidamente e sono troppo impazienti di conoscere tutto e in fretta. Sono in grado di fare più cose rispetto a quelle che stanno pensando nel medesimo istante, hanno un ottima dialettica che spesso li aiuta a mascherare i propri difetti.
Una particolarità: quando è dominato da un' idea si mette subito all'opera per metterla in pratica. Tra le caratteristiche negative non distingue ciò che è bene da ciò che è male, si potrebbe definire come un individuo "amorale". Quindi L'Italia potrebbe essere un po' "amorale".
Il 2014 sarà un anno positivo per i gemelli, spero anche per L'Italia.
I segni che sicuramente andranno meglio, sono quelli di fuoco. In questo caso, probabilmente il PDL risorgerà dalle ceneri, poiché legato al segno dell'ariete, che da metà anno farà scintille e addirittura taglierà più di un traguardo.
Il PD e il M5S nascono entrambi sotto il segno della bilancia, in due decadi differenti. Il M5S, legato alla seconda decade, ha un maggiore senso di giustizia e spirito rivoluzionario; il PD, legato alla terza decade, ha una formale apparenza più che una concreta sostanza.
La differenza, in questo 2014, la faranno i rispettivi leader. 
Il mister Bean dell'Arno, nato sotto il segno del capricorno, con tenacia e fatica raggiungerà il suo traguardo ma Grillo gli bloccherà la strada, nato sotto il segno del cancro (segno molto fortunato nel 2013) che aiutato da Saturno e Nettuno avrà maggior intuito e razionalità per andare a gonfie vele, anche se con maggior fatica rispetto all'anno che si sta concludendo.
Questo però vorrà dire che dovremmo tenerci ancora  per molto il nostro non Presidente della Repubblica Morfeo, che nato sotto il segno del cancro, sarà baciato dalla fortuna ancora per tutto il nuovo anno.
Il segno che dominerà tutto il 2014, sarà il segno del leone che otterrà un successo professionale e lavorativo. Purtroppo sotto il segno del leone è nato marioLetta, quindi probabilmente, c'è lo  teniamo per tutto l'anno.
Sarà un anno ricco di eventi, anche perché ci saranno ben quattro eclissi: il 15 aprile eclissi totale di Luna che creerà tensioni nelle relazioni tra Paesi diversi, noie per i capi di Stato, per il Governo, per i popoli. Cambiamenti politici, lotte di partito, problemi sulle alleanze, scandali.....comunque, chiudetevi in casa che è meglio.
Il 29 aprile, eclissi anulare di Sole, potrebbero verificarsi disastri ambientali con danneggiamento dei raccolti e dell'agricoltura, problemi finanziari ed economici....un altro disastro, si dice anche morte di persone importanti...una catastrofe.
L'otto ottobre, eclissi totale di luna, ma pare non vada meglio, effetti disturbanti nel commercio, cambiamenti politici con scandali di vario tipo.
Infine, il 23 ottobre, eclissi parziale di Sole, anche qui crisi politiche, tensioni diplomatiche, discussioni parlamentari sul denaro e sulla corruzione......la normalità. Ci saranno piogge eccessive con inondazioni.
Dire che questo 2014 sarà più o meno come il 2013. Non credete, verificate!
Ps: di mister Berlusca non ho voluto parlare, lui non fa testo, poiché è riuscito a comprarsi anche le stelle, nato sotto il segno della bilancia, la sua giustizia è un po' particolare...

martedì 17 dicembre 2013

SIAMO ALLA FRUTTA

 

 
Sfogli le pagine sul web e leggi " Casaleggio sta profetizzando la sciagura e ha fatto e farà di tutto perché questa profezia si avveri per poi ergersi a salvatore"......E pensi!!!
Chi l'ha detto, ha dei seri problemi.
Poi scopri che a dirlo è il vicesindaco, nonché Assessore al bilancio del tuo Comune, di cui nutri una profonda stima e questa cosa ti lascia un po' di amaro in bocca. Perché diciamolo, da lui, non te la saresti mai aspettata, una caduta di stile così.
Allora capisci che il Pd è proprio alla frutta, anzi la frutta ha iniziato a marcire.
Così, decidi di rispondere, utilizzando la stessa caduta di stile.
Un totale disgusto per la vecchia classe politica e per quella che si veste di nuovo ma utilizza i sarti vecchi (fanno giochi nuovi con i maghi vecchi).
L' ALFETTA di nuovo a ben poco.
Tuttavia, se mi domando da dove viene tutto questo marciume, la risposta è una sola, non sono extra terrestri, sono italiani, sono il prodotto dell'Italia degli ultimi 50 anni. Un paese dov'è stata distrutta ogni etica e ogni morale, un paese dove ciascuno si è fatto gli affari propri e non il bene collettivo, un paese spolpato all'osso da destra e da sinistra con aiuto del centro, un paese dove Pd e Pdl hanno ucciso la speranza e la felicità.
Rispetto a tutto questo, Grillo e Casaleggio mi piacciono.
 Mi fa godere l'astio che la stampa ha verso di loro e di noi, mi fa godere la paura, che ora il Palazzo,  ha verso i nostri pirati moderni, mi fa godere che per dileggiare l'uno e l'altro si dica "il comico" o "il capellone", mi fa godere, quando pur di screditarci inventano mostri che non ci sono.
Nel m5s vedo una tale freschezza e una voglia di pulito che non c'è da nessuna parte, una voglia contagiosa, bella da guardare e da vivere.
Quando un gruppo di cittadini si mette in testa di raccontare qualcosa,  per cui valga la pena di sfidare il mondo, di cambiare le carte in tavola,di riportare la legalità,  allora ben vengano i falsi profeti, i guru, i visionari, sicuramente faranno meno male.
 Non abbiamo più niente da perdere.... 

lunedì 2 dicembre 2013

SEMPLICEMENTE OLTRE



Non è necessario essere una persona molto intelligente, è sufficiente accendere la televisione per vedere la cruda realtà. Vent'anni fa, la borghesia ci promise un mondo di pace e prosperità grazie ai miracoli del sistema della libera impresa. Ora tutti i sogni si sono infranti, non rimane neanche una pietra sull'altra delle prospettive degli strateghi del capitale.
Al loro posto vediamo dappertutto un incubo generalizzato. La ripresa economica di cui tanto si parla è fragile e può finire in qualunque momento per un qualunque fatto accidentale, anzi è già finita.
Il 3° Vday, ieri, ha preso la forma di una grande nascita, di un mondo diverso, di un nuovo modo di pensare, di un nuovo modo di concepire il nostro futuro. In una Genova fredda, ma riscaldata dal calore di tanta gente, anche se non tantissima, ma la guerra dei numeri lasciamola ai primi titoli dei giornali, si è cercato di immaginare un futuro diverso per questa nazione.
C'è la consapevolezza che questa strada sarà dura da percorrere.
Noi ci abbiamo provato ad aggiustare il sistema malato, mettendo una toppa qua e una la, ma non ci siamo riusciti. Quindi il sistema va cambiato, il sistema va ribaltato.
Ma non solo il sistema Italia, ma soprattutto il sistema Europa.
Allora lo facciamo con sette semplici punti:
- Referendum per la permanenza nell'euro
- Abolizione del Fiscal compact
- Adozione degli eurobond
- Alleanza tra i paesi mediterranei per una politica comune finalizzata eventualmente all'adozione di un euro 2
- Investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio
- Finanziamenti per attività agricole finalizzate ai consumi nazionali interni
- abolizione del pareggio di bilancio
Quindi torniamo nelle strade, spieghiamo ai cittadini che bisogna avere il coraggio di cambiare, che bisogna prendere una gomma e cancellare un sistema venuto male, per dare vita a un sistema pulito fatto da persone oneste. Dobbiamo avere il coraggio di andare oltre per una politica della felicità.

martedì 26 novembre 2013

CHE RICONFERMA SIA



Dopo giorni di polemiche interne, ieri sera, nella consueta riunione del lunedì, il m5s Legnano ha riconfermato i suoi consiglieri: Riccardo Olgiati e Daniele Berti.
Una riconferma costellata, da settimane di tensioni interne, dove le polemiche e le accuse reciproche non si sono risparmiate, toccando a volte il fondo, dove ognuno ha dato il meglio e il peggio di sé, dove gli animi si sono riscaldati e le vecchie amicizie si sono inclinate.
Cos'è la riconferma dei consiglieri?
 E' una specie di graticola umana, dove i portavoce del gruppo vengono giudicati sul loro operato da tutti gli attivisti, senza aspettare le prossime elezioni, dove a giudicarli, riconfermandoli o meno saranno gli stessi cittadini.
La riconferma è qualcosa di positivo, anche se in realtà non cambia di molto gli equilibri interni di un gruppo, ma permette al gruppo stesso di porsi delle domande , di evidenziare le criticità, di analizzare i propri operati e di trovare soluzioni.
Ieri sera i nostri consiglieri sono stati riconfermati.
Daniele è stato sicuramente quello più contestato, non sono piaciuti i suoi attacchi a Grillo, il suo correre spesso da solo, senza coinvolgere il gruppo, le sue dimissioni, i suoi blog e le sue lettere in Consiglio Comunale. Ma Daniele è così, un elemento pensante, con un impulsività, che spesso è stata la sua arma vincente, ma molte volte lo ha portato a commettere degli errori.
Il suo punto di forza?
Sicuramente il porsi delle domande, il cercare delle risposte, attivarsi per trovare la soluzione e dove non riesce avere l'umiltà di ammetterlo.
Daniele è il m5s Legnano.
 Anche se i personalismi, come sappiamo non hanno portato mai a niente di buono, lui è sempre stato il collante di questo gruppo, che forse da domani cercherà di trovare una propria identità.
Tra tante colpe, forse la sua colpa più grande e essere una gran bella persona.
Riccardo, invece, è quello che meglio rappresenta il m5s, non solo perché è giovane ma anche perché è proprio un cittadino come noi. Si potrebbe definire come il "politico" della porta accanto. Con la sua voglia di imparare e con l'impegno del cittadino che entra nelle istituzioni.
L'unica colpa di Riccardo? E di essere anche lui una gran bella persona.
Allora che dire.......
Con la curiosità di un bambino, chissà cosa avrebbero votato ieri sera i 3376 cittadini che 18 mesi fa ci hanno creduto?
Ma!!! E' una curiosità, che mi resterà ancora per molto tempo, almeno fino alle prossime elezioni, quando spero che l'onesta continuerà ad andare di moda.

lunedì 11 novembre 2013

LA PARTITA DI PALLONE



Domani sera, in Consiglio Comunale, sarà come essere allo stadio.
Perché diciamolo, la politica è come un torneo di calcio, peccato che il cittadino comune si entusiasmi meno.
Il calcio molto spesso assomiglia alla vita così com'è, riproponendo la stessa sintesi di casualità e immoralità, che la vita reale ci riserva da adulti dopo che la scuola e la famiglia ci hanno insegnato ben altro.
La politica è come il calcio, ci si appassiona ad uno schieramento anziché all'altro e si va avanti a tifarlo  per anni, come se fosse la squadra del cuore.
Perché, diciamolo, si può cambiare casa, moglie, marito, paese e città, ma la squadra del cuore mai.
Io non amo il calcio, non sono tifosa, trovo il calcio uno sport noioso, però piace tanto ai miei bambini, e quindi per forza di cose, mi tocca farmi vedere un po' interessata.
Allora capita che alcune domeniche mi devo fare del male e seduta negli spalti, devo subirmi interminabili partite, dove non sempre vince il migliore, anzi il cinismo e l'opportunismo premiano al pari della disonestà. I giocatori mentono e simulano spudoratamente, si buttano a terra, perdono tempo, scalciano vigliaccamente, conta solo chi segna, chi s'è fatto il mazzo resta in ombra e l'arbitro può condizionare il risultato.
Nelle tribune ogni genere di imprecazioni, mancano solo i fucili e poi si è liberi di sparare, ma tanto qualcuno a detto " Non siamo mica in chiesa" Perché? Solo in chiesa ci si comporta da persone civili.
Ma il calcio è lo sport italiano per eccellenza e quando trasformiamo la politica in un campo di calcio, allora vediamo la vera "democrazia partecipativa".
Come il confronto tra Vitali e Centinaio in Piazza San Magno, mancavano i fumogeni e poi sarebbe stato uguale, c'era pure l'arbitro super partis " noi quelli del m5s".
La partita è finita 1 a 0 per Centinaio, ma come dicevo prima, non sempre vince il migliore (anche se tra i due un migliore non c'era) l'arbitro molto spesso può condizionare il risultato.
Allora godiamoci questo Consiglio Comunale, magari comodamente seduti a casa nostra, davanti al nostro pc, come una vera partita di calcio. Vediamo chi sarà il più bravo a tirare la palla in porta, o chi si butterà a terra perdendo tempo, o chi scalcerà vigliaccamente, in palio c'è il governo della città, un bilancio da approvare, un comune da gestire.

mercoledì 30 ottobre 2013

EXPO 2015 LA GALLINA DALLE UOVA D'ORO


Ma Expo è la gallina dalle uova d’oro?

L’expo 2015 è un’esposizione universale di natura non commerciale ( dunque non è una fiera), organizzata da una nazione che ha vinto una gara di candidatura e prevede la partecipazione di altre nazioni invitate tramite canali diplomatici dal Paese ospitante.

L’Expo di Milano aprirà le sue porte il primo maggio 2015 e terminerà il 31 ottobre dello stesso anno: quindi durerà sei MESI.

Mi verrebbe da dire tutto questo cinema per sei mesi….ma andiamo avanti.

L’Expo sarà ospitata in un’area nel settore nord-ovest di Milano e occuperà una superficie di 1,7 milioni di metri quadrati, comprendente parte del territorio delle città di Pero e Rho.

Adesso annoiamoci con un po’ di numeri

• Il Sito Espositivo: 110 ettari

• The World Avenue: 1.5 km di lunghezza |35 m di larghezza

• Un lotto per ogni Paese: 140 Partecipanti di cui 130 Nazioni e

10 Regioni internazionali

• La distribuzione dei Paesi: 5 aree bioclimatiche

• Il Cardo - L’Italia e le sue regioni, città, province: 325m di

lunghezza 30m di larghezza

• Piazza Italia - dove l’Italia incontra il Mondo: 4.350 mq

• Palazzo Italia - l’ospitalità italiana

• Le Aree Tematiche: 6 aree tematiche, 95.000 mq

• Gli Agroecosistemi e le Serre: 6 ettari di cui le Serre 25.000 mq

con 45 m di altezza

• Le Aree Corporate di Sviluppo Tematico: 3 aree, 50.000 mq

• Expo Village, l’accoglienza dei Partecipanti: 160 edifici affacciati sul

canale, 320 appartamenti, 1.200 persone

• Le Aree eventi: 6 aree indoor e outdoor

• Le Aree di servizio e ristorazione: 12 aree con 30.000 mq

• Il Canale: 4.5 km di lunghezza | 90.000 mq

• Il Waterside path: 4 km

• Aree di ingresso e di uscita: 2

• La Lake Arena: 98 m di diametro

• Le Tende: 100.000 mq

• La partecipazione della società civile: Cascina Triulza 12.000 mq

Expo viene gestita da Expo 2015 S.p.A.

Expo 2015 S.p.A. è una Società privata e quindi opera ed è disciplinata secondo le norme del diritto privato, ma essendo interamente partecipata da Società pubbliche (Governo della Repubblica Italiana - Ministero dell’Economia e delle Finanze;  Regione Lombardia; Comune di Milano; Provincia di Milano;  Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato), la Società è sottoposta alle normative di diritto pubblico per quanto concerne gli affidamenti a soggetti terzi di lavori, servizi e forniture.

Il Sito Espositivo occuperà un’area di oltre un milione di metri quadri che sarà organizzato lungo il Decumano, dove sarà offerta a tutti i Paesi l’opportunità di esprimere e rappresentare la propria ricchezza alimentare, produttiva, tecnologica e innovativa, e lungo il secondo asse, il Cardo, che sviluppa attorno a sé gli spazi espositivi curati dall’Italia con il “Padiglione Italia”.

Il presidente di Expo 2015 S.p.A. è Diana Bracco, che è anche il commissario del Padiglione Italia mentre l’amministratore delegato è Giuseppe Sala , che è anche il commissario unico.

Quindi Expo è la gallina dalle uova d’oro?

Intanto l'Expo viene finanziata con risorse pubbliche: 1,4 miliardi di investimenti diretti sul sito, cifra che raggiunge i 10 miliardi se consideriamo le opere collegate. Vecchi progetti autostradali, per esempio, che si sono rifatti una verginità per rientrare nel progetto, mentre le opere più utili sono state accantonate. La linea 6 della metropolitana è stata stralciata, la 4 avrà solo due fermate e la linea Lilla, già inaugurata, copre solo la zona nord di Milano. Il 40% dei finanziamenti arriva dal governo, ma il comune di Milano, che ha un buco di bilancio di 430 milioni, nel 2013 ne deve stanziare 370. Per questo Pisapia continua a chiedere una deroga al patto di stabilità, e il governo tace. Tacciono anche le forze politiche, del resto i due appalti più importanti se li sono aggiudicati la Cmc di Ravenna della Lega delle Cooperative (90 milioni) e la Mantovani (270 milioni), che comprende diverse imprese venete vicine al Pdl. L' Expo è bipartisan anche nella spartizione dei soldi.

Maroni aveva lanciato l'esperimento delle White List, un elenco di aziende pulite controllate dalla prefettura, peccato che non sia andato in porto. Ora si parla di un "protocollo della legalità", ma nel frattempo le aziende hanno già cominciato a lavorare ed è difficile controllare la giungla dei subappalti, infatti alcune sono state già escluse perché in odore di criminalità organizzata. E i lavori sono appena cominciati.

Sacconi, presidente della Commissione Lavoro al Senato, lo ha detto chiaramente: siccome l'Expo è un evento nazionale, la possibilità di sperimentare nuove forme di flessibilità va estesa a tutto il territorio. Lo chiede anche Confindustria. Vogliono prolungare di 48 mesi i contratti a tempo determinato, sfruttare di più la formula dell'apprendistato, allungare il primo contratto a termine... Se Expo servirà per dare soldi alle solite imprese, ridurre i diritti di chi lavora e comprimere welfare nelle città, non capisco di quale occasione si stia parlando.
Expo è la gallina dalle uova d'oro, per i soliti noti.

venerdì 11 ottobre 2013

L'UOMO ATTACCATO NEL VUOTO AL SUO FILO DI RAGNO



L'uomo attaccato nel vuoto al suo filo di ragno è un bellissimo verso di Ungaretti, che spiega benissimo la realtà del paziente Italia.
L'Italia è un paziente malato di mente. Malato grave, quasi da ricovero, però non ci sono più i manicomi.
Quali sono i sintomi della malattia mentale dell'Italia?
 Sicuramente,  come scrive lo psichiatra Vittorino Andreoli, se ne possono individuare quattro: il fatalismo, l'esibizionismo, l'individualismo e il masochismo.
Il fatalismo, legato soprattutto al credere, più che alla fede.
Pensare per esempio che domani mattina alla otto ci sarà il miracolo, poi se lo fa San Gennaro, Dio o chiunque altro, poco importa.
 Insomma, noi viviamo in un disastro ma crediamo che domani alle otto, ci sarà il miracolo, che ci cambia la vita. Quindi non vale la pena di fare niente. Chi se ne frega, chi ci governa, uno o l'altro tanto domani alle otto, c'è il miracolo.
Poi c'è il sintomo del masochismo, il masochismo è il piacere di trattarsi male e goderne.
Gli italiani soffrono del masochismo  mascherato dall'esibizionismo.
 Infatti basta ascoltare i loro racconti meravigliosi, quelli delle loro vacanze, della loro famiglia. Ho fatto questo, ho fatto quello, sono stato al ristorante, il più caro. Mio figlio è il più bravo, quello piccolo, poi è straordinario......
Tipo, non ho una lira, ma mostro il portafoglio, anche se dentro non c'è niente.
Ultimo sintomo, non meno importante è l'individualismo spietato.
Un certo individualismo è normale, uno deve avere la sua identità a cui si attacca la stima.
Preoccupante è quando diventa spietato.
Immaginate dieci persone su una scialuppa col mare agitato e il rischio di andare sotto. Ecco invece di dire " cosa possiamo fare insieme, noi dieci per salvarci, scatta l'io". Io faccio così, io posso nuotare fino a riva, io me la cavo.
Spesso questo individualismo si estende ad un piccolo clan, per esempio alla ragazza che mi piace, presente sulla scialuppa, all'amico, all'amante. Un individualismo allargato.
A tutti questi sintomi aggiungerei anche il sintomo del "recitare". Noi non esistiamo se non parliamo, noi esistiamo per quello che diciamo, non per quello che facciamo. Spesso si indossa una maschera e alla fine non si sa più qual'è il volto.
Passiamo la nostra vita a parlare, parliamo anche quando dobbiamo stare zitti, parliamo mentre ascoltiamo la musica, ci mascheriamo e parliamo.
Come quando raccontiamo delle nostre vacanze diciamo che siamo stati fuori 15 giorni invece è una settimana. Raccontiamo di avere una mega casa con un terrazzo tutto ricco di verde, invece abitiamo in un monolocale e quando torniamo a casa, a furia di raccontarlo, ce ne convinciamo e cerchiamo il terrazzo senza trovarlo.
Nessun psichiatra potrebbe salvare questo paziente che è l'Italia. Perché se ti togliessi la maschera, ti vergogneresti, perché ormai abbiamo perso la faccia dapertutto.
Se ti togliessi la fede, ti vedresti meschino. Quindi se decidessimo di curare questi sintomi andremmo verso un suicidio di massa.
 Ci vorrebbe un manicomio per tutti questi malati, ma il manicomio è già l'Italia.
Quindi ogni criterio di buona politica o di buona economia su di noi non funziona perché in questo momento la nostra malattia è vista come la salvezza. E come se dicessi ad un credente che Dio non esiste e che invece di pregare dovrebbe andare in piazza a fare la rivoluzione. Oppure, potrei dire loro, andate in piazza a votare, togliete il potere a chi ci ha devastati e rovinati. Ma non lo farebbero perché si metterebbero la maschera e direbbero che gli va tutto benissimo.
 Allora!!!!!!!!........buona cura a tutti.

giovedì 10 ottobre 2013

LA CRISI NON SI COMBATTE CON LE MANI IN MANO


Piccolo è bello. O, a volte, anche meglio. Nonostante la mancanza di risorse, sembra che i piccoli paesi italiani reagiscano alla crisi con una dose di creatività che ai Comuni più grandi spesso manca. Un caso esemplare è Sadali, un villaggio dell’entroterra sardo, in provincia di Cagliari, che conta poco più di 900 abitanti. L’amministrazione locale si è inventata un sistema originale: pagare le giovani coppie per trasferirsi stabilmente nel paese. L’offerta messa a punto dalla giunta prevede l’erogazione di buoni spesa di 200 euro al mese, per due anni, destinati alle famiglie che scelgono di spostare la propria residenza a Sadali. Il Comune da cui ci si muove però deve avere più di tremila abitanti, altrimenti si rischia di ripopolare un villaggio e di abbandonarne un altro.
 Alcune realtà sono troppo danneggiate non recuperabili, altre in contesti geologici franosi, altri ancora in luoghi terremotati, però, una parte considerevole sono semplicemente abbandonati, la più frequente causa dell'abbandono è l'isolamento per la loro lontananza dai maggiori centri abitati.

 Mio padre è nato in campagna, mi ha insegnato a rispettare la natura, e tutto quello che ruota attorno ad essa, compreso tutto quello che la campagna gratuitamente da in termini di sostentamento per l''uomo.
Ieri mi sono messa a ricercare questi luoghi, che in Italia, vengono spesso abbandonati e lo fatto, perché mi sono reso conto della brutalità della vita che si vive nelle grandi città sature,caotiche, ritenute moderne, in realtà sono un agglomerato di fattori contraddittori alla vera natura dell'uomo.
Per questo, mi piacerebbe realizzare un progetto di massima, per la rivalutazione di alcune possibili realtà abbandonate dove insediare la nostra prima sede collettiva.
Il progetto riguarda, un nuovo articolato modello di vita, libera e indipendente.
 In parole povere, il progetto si rifà all' autonomia che fin dai tempi antichi frati e monaci si sono dedicati con successo nei vari monasteri disseminati in Italia, ponendo alcune varianti indispensabili, adeguandole ai nostri tempi.
 Tutto consiste nel trovare nuclei famigliari, singole persone, motivate ed intenzionate  a costituire una libera comunità auto sufficiente ed autogestita autonomamente, dove tutti i componenti in modi diversi collaborano al fabbisogno ed alla conduzione quotidiano della comunità.

Premetto che nella mia vita non ho appreso numerosi mestieri. Però sono convinta, che l'unione fa la forza, e si possono sempre trovare persone, che hanno acquisito esperienze da vecchi maestri artigiani,  e che oggi possono trasmettere a tanti giovani volonterosi intenzionati  questo nuovo percorso sociale.
Credere in un progetto significa avere le idee chiare sul cosa e come realizzarlo dettagliatamente, calcolando tutte le possibili valutazioni e varianti del caso.
  La vita in comunità prevede condizioni sociali differente dalla città, specie per chi non ha, esperienza di vita in campagna, una vita sana, libera, all'aria aperta.
L'attuale crisi socio-economica tocca tutte le categorie del mondo del lavoro e delle professioni, molti giovani oggi sono in cerca di un occupazione seria e duratura, altri meno giovani non riescono più a inserirsi nel mondo del lavoro, questo nostro sistema basato sul PIL sembra collassarsi irrimediabilmente.

 Senza presunzione, questa nuova forma di  collettività, vuole offrire una vera alternativa di vita più sobria, nel pieno rispetto della natura, producendo noi stessi i prodotti della terra per il fabbisogno quotidiano necessario della Comunità, dove tutti a vario titolo mettono a disposizione la loro esperienza tecnica lavorativa a beneficio di tutta la Comunità, godendo di tutte le opportunità acquisite dalla comunità: casa, alimentari,ecc. ecc., oltre a tutti i servizi posti in essere per una vita dignitosa, serena.
Le competenze lavorative comprendono tutti i settori, che vanno dal turismo sociale, all'agricoltura, artigianato, edilizia ecc..
La fonte primaria di “reddito” è il turismo sociale, attività già avviata con successo, mentre l'agricoltura resta un importante fonte di  sostentamento gratuito per tutta la Comunità.

Che dire, questa potrebbe essere una soluzione, io penso che basti partire, poi le cose verranno da sé.
Forse è il tempo di ricominciare, quasi quasi ci faccio un pensierino......Voi che ne dite?
 

                                                     

lunedì 30 settembre 2013

UNA NAVE ALLA DERIVA..................

Sono quasi tre settimane che non scrivo più niente nel mio blog. Non penso, che ci sia qualcuno, che nel frattempo si sia strappato i capelli o si sia fatto venire l'orticaria per la disperazione.
Mi sento un po' come questa Italia, una nave alla deriva, pronta a scontrarsi con il primo scoglio presente, se qualcuno non riprende il comando e la riporta verso lidi più tranquilli.
In questi mesi abbiamo vissuto con un Governo, chiamato delle larghe intese, ma queste intese erano proprio larghe. Talmente larghe che il Pdl, non si capiva se facesse parte della maggioranza o dell'opposizione.
 Ogni cosa che il Governo approvava senza l'appoggio del Pdl comportava la caduta del Governo.....
Aumenta L'Iva? Cade il Governo, non vogliono abrogare l'Imu? Cade il Governo, non gli piace la cravatta di Letta? Cade il Governo, Letta va in vacanza in Toscana? Cade il Governo....
Direi che questa maggioranza, oltre ad essere ridicola e a dir poco raccapricciante, è una cosa che non si può raccontare, perché si rivolterebbero nella tomba, tutti coloro, che mai avrebbero pensato che la sinistra, un giorno avrebbe fatto accordi, con la destra.
Questo, in realtà è sempre successo, ma prima le cose non erano così evidenti, così alla luce del sole. I grandi inciuci ci sono sempre stati, ma prima venivano fatti in segreto.
 Adesso senza ritegno hanno deciso di farlo alla luce del sole e come due amanti vengono allo scoperto, sicuri che il popolo italiano non si sconvolgerà più di tanto. Infatti, non si è sconvolto, anzi è preoccupato se adesso il Governo cade.
Nel frattempo questa nave viaggia in un mare apparentemente calmo, ma che ben presto, se le cose non cambiano, comincerà a diventare mosso, e al primo scoglio il disastro la fine......
Allora possiamo decidere di fare due cose: o augurarci che il mare rimanga calmo, ma questo non penso che succederà o altrimenti dobbiamo prendere il coraggio di ammutinare il bounty. Prendere il controllo della nave e cercare di riportarla verso spiagge più proficue.
Ma ci vuole coraggio e determinazione, la stessa, che in questi giorni mi costringe a continuare a scrivere e a continuare a fare.
Ogni tanto penso che neanche a Gotham City si sarebbero fatti governare da un delinquente così.......ma questa è anche l'Italia.

mercoledì 4 settembre 2013

ADESSO MI ARRABBIO................


Se sento ancora qualcuno dire che noi del m5s dovevamo fare l'accordo con il Pd, mi trasformo in una iena e comincio ad insultare pesantemente.
 E quando dico pesantemente, parlo di parole, che neanche il Papa nella sua infinita grazia, sarebbe in grado di perdonare.
L'accordo con il Pd non si è fatto, non si fa e non si farà, perché altrimenti ricomincio ad insultare pesantemente.
Il Pd è la fotocopia del Pdl, se non più ingrandita, sono la stessa identica cosa, sono come il poliziotto buono e quello cattivo negli interrogatori.
Quelli del Pd non mi fanno tenerezza, perché sono anni che sappiamo che questa gente è indegna, bastava guardare senza le fette sugli occhi il caso Penati. Sono anni che affermo che questa gente ha rovinato questo paese, ma alcuni continuano a votarla non riuscendo a vedere il marcio che c'è dentro.
Il Pd è come una chiesa con i suoi dogmi la sua obbedienza, i suoi Cardinali, la sua mancanza di democrazia interna, persino dietro la facciata del "grandissimo successo" delle primarie.
A proposito di fede, c'è un brano della Bibbia, di cui vagamente ricordo l'apostolo scrittore, che racconta di un Gesù arrabbiato, un po' come lo sono io, che fa volare sedie e tavoli, e scaccia le persone che mercanteggiano e lucrano in nome di Dio, nel tempio.
 Qualcuno penserà che era opportuno, sedersi al tavolo e cominciare a ragionare, con i mercanti, per trovare un po' di accordo, sicuramente avrebbero trovato 5 o 6 punti d'incontro, e poi i sacerdoti, avevano le loro buone ragioni se permettevano tutto questo, a quei tempi la vita era difficile.
 Ma io, mi dispiace, sto con Gesù, non voglio più fare il cittadino buono che cerca il compromesso, quando cominceremo a far volare tavoli e sedie e a ripulire il tempio?

martedì 20 agosto 2013

LA FAVOLA DELLA BUONANOTTE............


Oggi sui giornali si legge: se Berlusconi cade, cade anche il Governo. Silviuccio va alla guerra totale, pressioni, minacce, dossier, il condannato insiste  "non mollo, il capo del centrodestra resto io". Manda Schifani al meeting di Cl a dire che Napolitano deve fare di più. Fa sapere che la sua espulsione dal  Parlamento  farebbe esplodere il Governo, come dire che muoia Sansone con tutti i Filistei.......e il detto ci calza a pennello.
 E' scritto nella Bibbia....: ai Filistei stava sul culo Sansone, un tizio palestrato che traeva la sua forza dalla sua folta chioma oleosa, perciò assoldarono Dalila per fotterselo e tagliarli i capelli, fonte della sua forza sovraumana e di forfora, sovraumana anch'essa ( sulla giacca lasciava chicchi da un chilo e mezzo).
 Al suo risveglio Sansone si ritrovò coi capelli di Bettarini e circondato dai filistei, che volevano farlo a tocchettini e venderlo ai ristoranti cinesi di tutta filistopoli ( la città che avevano i filistei). Sansone era in trappola con le spalle al muro, in procinto di diventare il primo pollo alle mandorle umano e senza via di scampo. Allora decise di mettere fine alla sua vita e a quella dei filistei, pur di non dargliela vinta ai suoi nemici storici, perciò si butto l'ultima fiala di crescina che aveva nella tunica in testa  e con le forze che riuscì a riacquistare, demolì con una testata, la colonna portante dell'edificio dove si trovava, pronunciando la celeberrima frase.
 Il suo gesto fece crollare l'edificio uccidendo se stesso e tutti i filistei presenti e scatenò un onda d'urto tale da demolire le case limitrofe, sterminando una volta per tutte i filistei e salvando il paese da questo popolo orribile e da lui.
Come mi piacciono le storie a lieto fine............

sabato 17 agosto 2013

CORRIAMOCI SOPRA....


Il 13 settembre correrò la Legnano night run. Qualche mese fa, mi sono fatta coinvolgere, da mio figlio, in questa pazzia.
Si....perchè correre la Legnano night run, senza essere allenati è una vera e propria pazzia, sette chilometri di corsa, non sono una passeggiata e non sono neanche come andare in bicicletta.
 Però nella vita bisogna ogni tanto farsi travolgere da qualche pazzia, l'importante,  e poi non farsi troppo male.
Per abituare, questo mio cuore, allo sforzo improponibile, a cui lo dovrò sottoporre, ho cercato di dedicare questo mese agli allenamenti del caso.
Devo dire che avevo iniziato bene, corsetta di un ora al mattino, al Parco Castello, il problema è, che alla fine, tra una chiaccherata con i pensionati che giocavano a bocce, il clima troppo caldo, la salute un pò cagionevole, di allenamenti ne ho fatti davvero pochi.
Però a casa ho lavorato di brutto, su e giù per le scale, spolverare, lucidare, lavare, stirare e cucinare. Non so se ai fini dellla corsa mi servirà, ma sicuramente un pò di fiato l'ho guadagnato.
Speriamo di non collassare al secondo chilometro, io la vedo male anche solo dopo il primo, però i miei compagni d'avventura, Valentina e Maurizio, sono più ottimisti e mi danno fiducia.
In questi giorni, ho scoperto che gli italiani sono un popolo di allenatori, mi sono arrivati, tutta una serie di suggerimenti, che di alcuni direi, posso anche farne a meno.
Alla fine, penso proprio, che opterò per un allenamento intensivo in spiaggia, speriamo però di non ritrovarmi a prenderci il sole, in spiaggia.
Comunque, la sfida continua e io amo molto le sfide.
Chissà magari al traguardo questa volta ci vedremo una mamma, una mamma a 5 stelle.
Nel frattempo buon allenamento a tutti.....

venerdì 16 agosto 2013

L'ESTATE STA FINENDO.......


C'era una vecchia canzone dei Righeira, che faceva così: " L'estate sta finendo e un anno se ne va, sto diventando grande, lo sai che non mi va........"
Perché lo sappiamo tutti, l'anno vero è quello scolastico comincia a settembre. Lasciamo a Capodanno la grande festa e le bollicine dello spumante.
Cosa ci aspetta in questo nuovo anno?.... Niente di più di quello che abbiamo, ma sicuramente, qualcosa di meno.
Ci attende il famoso decreto del fare, anche se ancora non abbiamo capito che cosa....fare.
Sono convinta che sarà la solita storia, insomma. Appena si presenta una nuova manovra vengono sbandierate misure che riducono i costi della politica, ma solo per coprire le altre misure, quelle che riducono i salvadanai degli italiani. Nel corso della discussione, chissà come mai, magicamente, le prime misure quelle tanto sbandierate, vengono inghiottite dal nulla. Restano solo le seconde per cui non si rimanda mai ad un ulteriore passaggio, a una commissione, a una discussione successiva. Macché. I tagli per gli italiani restano e sono operativi subito, quelli per il Palazzo svaniscono ogni volta nel nulla.
Però dalle vacanze si tornerà più riposati, per chi le vacanze le ha fatte. Si tornerà sicuri che tanto niente è cambiato, Silviuccio ci rassicura con la sua Forza Italia e il nostro Morfeo si comporta come un padre amoroso, che perdona tutti i peccati.
Gli italiani però nel frattempo hanno smesso di incazzarsi, perché il sole, il mare, hanno un effetto benefico, ma presto torneranno a farlo, quando si accorgeranno che quelli del Palazzo continueranno a fare i comodi loro, come hanno fatto per decenni.
Poi ci siamo noi, quelli del movimento 5 stelle, quelli che alimentano l'antipolitica, che secondo loro è un male. Ma ti pare?
Io sono convinta del contrario: considerando quello che  ha combinato in questi anni la politica , bé, allora viva l'antipolitica.
Quindi torniamo in città, fiduciosi che le tasse le dovremmo pagare e le dovremmo pagare tutte, perché come diceva Prezzolini, fra gli elementi che contraddistinguono un fesso, c'è anche quello di pagare le tasse fino all'ultimo centesimo. In effetti, dal momento che i fessi pagano anche per i furbi, sono costretti a pagare sempre di più. E ogni volta che qualcuno li rassicura, sanno che dovranno mettere mano al portafoglio.
Buon rientro a tutti................

domenica 4 agosto 2013

IL TEMPO SI E' INCEPPATO







Ieri notte in una torrida estate, legnanese, con il condizionatore acceso e la fatica ad addormentarsi, ho acceso la tv e davano "il Sorpasso". Lo guardo o non lo guardo? No!!!!!!!!!! Non lo guardo, e poi me lo sono vista tutto. Durante  la visione di quel film ho realizzato che quella storia meravigliosa oggi non potrebbe succedere più.
Tutto comincia con Gassman che sgomma con la sua Lancia Aurelia lungo le vie di Roma la mattina di ferragosto in cerca di un telefono pubblico per chiamare una certa Marcella.
Ma l'impresa è disperata tutti sono in ferie e le strade sono strisce roventi e deserte tra due file di palazzi vuoti e serrande abbassate. L'unica finestra aperta è quella di Trintignant, giovane universitario costretto a rimanere in città per studiare. Da qui il loro incontro, da qui la loro grande avventura.
Un' avventura che oggi non sarebbe mai partita. In primo luogo perché ormai i cellulari ci preparano anche il caffè, e dover girare la città in cerca di un telefono pubblico è pura archeologia. Ma anche il fatto che oggi, insieme ai telefoni pubblici, si sono estinte anche le vacanze estive: le spiagge non si affollano, le città non si svuotano, al primo incrocio Gassman avrebbe trovato quello che gli serviva e Trintignant sarebbe stato solo uno dei tanti cittadini afflitti e persi che passano l'estate a casa.
Come la stragrande maggioranza di cittadini rimasti a casa  in questa estate di magra, ora che le ferie non esistono più e al posto della brezza marina si cercano i condizionatori del supermercato, ora che invece delle settimane al mare si deve restare in città, prigionieri come gli animali allo zoo.
Gli unici momenti di vacanza sono quelli chiamati "turismo mordi e fuggi", dove non si morde proprio niente e solo si fugge, ma per poche ore caotiche e nervose.
E invece questa migrazione estiva serviva tantissimo all'essere umano. Si andava in vacanza, ognuno secondo le proprie possibilità, poi si tornava a casa un po' malinconici ma pronti a rimboccarsi le maniche per l'inizio di un nuovo anno. Perché lo sappiamo tutti, l'anno vero è come quello scolastico comincia a settembre.
E adesso che le vacanze non si fanno più, il tempo si inceppa, si vive in apnea, siamo frenetici, siamo tesi, nervosi e cattivi. Perché non abbiamo più un ritmo, una direzione.
Come le rondini devono migrare al caldo e gli orsi polari devono restare al freddo, gli esseri umani devono scappare dalle città, aprire i polmoni alla brezza marina e gli occhi all'orizzonte infinito del mare. Per dimenticare le tristezze della vita e fare quello che occorre davvero fare, vivere la vita in tutta la sua pienezza.

sabato 27 luglio 2013

RIPARTIAMO DAI NOSTRI COMUNI...........

Quest'anno, ho deciso di trascorrere le mie brevi vacanze estive, ripercorrendo i luoghi della mia infanzia. Ho sempre sostenuto che bisogna conoscere il proprio passato per affrontare al meglio il futuro.
 Parte della mia infanzia e della mia giovinezza, l'ho trascorsa a Maletto, un piccolo comune posto alle radici settentrionali dell'Etna. L'abitato è situato al limite tra l'edificio vulcanico etneo e la valle del Simeto al centro del triangolo costituito da altri comuni quali Randazzo, Bronte e Maniace.
Maletto è il comune dove sono nati i miei genitori, dove hanno vissuto i miei nonni e dove vivono quasi tutti i miei zii e cugini, che vi posso assicurare essere in tanti.
Erano anni che non visitavo, più questo luogo, da quando i miei nonni sono morti. Il tornare a Maletto è diventato sempre più occasionale. Eppure in questo luogo ho trascorso le mie vacanze, quando da bambina venivo a trovare i nonni, ma soprattutto la mia nonna Giuseppa, detta la "barona".
Perché in questo luogo, i soprannomi hanno ancora una loro importanza. La gente non mi conosce, come Marinella, ma come la nipote di Giuseppa a "barona" e di Salvatore "passopasso".
La storia di un Comune non è storia semplicemente locale ma essa è come le tesserine di un mosaico che servono a comporre il quadro della grande storia nazionale, regionale. Comporta, sì, una visione globale degli avvenimenti generali, ma scende al semplice, al particolare, si polverizza nei fatti singoli e spiccioli che riguardano la vita di quella comunità che si vuole evocare e che poi serviranno alla trattazione della storia di un intero popolo, di una nazione.
Ogni singolo comune è quindi l'essenza di una nazione, e rivedere questo luogo, mi ha fatto apprezzare le radici e le tradizioni della nostra storia.
Siamo un paese ricco di tradizioni, di ricchezze storiche e naturali, abbiamo eccellenze solo italiane, perché, non riusciamo a ripartire proprio da questi piccoli comuni, per far conoscere la nostra bellissima Italia?
Sono entrata nella vecchia casa della mia nonna e tra i suoi vecchi oggetti, mi ha colpito una  radio dell'epoca, lo accesa è funzionava ancora, così lo presa spolverata e portata a casa di mamma, devo dire che fa proprio la sua bella figura.

 Allora questi Comuni hanno ancora tanto da offrire, tanto da far conoscere, portiamoli alla ribalta, nel mondo, potranno fare come quella vecchia radio, la loro bella figura.
Speriamo, anche, che in futuro diventi un comune a 5 stelle!!!!!!!!!!!

mercoledì 17 luglio 2013

L'ALTALENA DELL'INDIGNAZIONE


Ieri in Senato il Pd e il Pdmenoelle con la stampella di Scelta Civica hanno approvato la mozione per l'acquisto degli F35. Per l'esattezza 202 voti favorevoli, rappresentati dall'inciucio maggioranza, 55 voti contrari, quelli dei nostri eroi in Senato più Sel e 15 astenuti rappresentati dalla Lega.
Hanno deciso di approvare questa mozione, consapevoli che l'F35 è inferiore ai suoi concorrenti russi ( e forse perfino ai cinesi ) nel duello aereo, che non assicura la superiorità nemmeno per i prossimi cinque anni, non fa niente di più di un vecchio aereo nelle operazioni militari in corso, sarà già vecchio per quelle del prevedibile futuro e costa una barca di quattrini.
Comprare gli F35 ha permesso alla Nato e ai nostri strateghi di creare "falsi futuri" e inventarsi le minacce. Inoltre, spendere tanto denaro in tempo di crisi per gli aerei ha fornito la certezza che la crisi non esiste, oppure che i nostri governanti se ne fregano. In ogni caso sono certezze che di questi tempi valgono un patrimonio. E cosa si vuole di più da un onesto aereo? Di questo passo qualcuno pretenderà che voli.
Nel frattempo i nostri politici non si indignano, anzi si indignano giustamente verso Calderoli. La sua battuta razzista verso un ministro di origine congolese è sicuramente da condannare. Ma lo Sciur Calderoli non è nuovo a certe esternazioni, si ricorda la maglietta che sbeffeggiava l'Islam in diretta televisiva, piuttosto che il maiale tenuto a guinzaglio  mentre passeggiava sul terreno dove doveva sorgere una moschea. Eppure il Pd e il Pdmenolle non si sono indignati nel vederlo seduto tra le fila del Senato. Però questa indignazione di massa ha creato distrazione verso un episodio gravissimo quello della deportazione di una mamma e della sua bambina in Kazakistan.
Viviamo l'indignazione a corrente alternata, ci indigniamo per alcune cose si e per altre no, le balle di Capitan Findus Letta sul finanziamento pubblico ai  partiti, non ci indigna minimamente, anzi guardiamo tranquilli, i partiti che si apprestano ad incassare 91 milioni  di euro nel mese di luglio.
Ma stanno giungendo le vacanze e bisogna pensare a rilassarsi quindi spostiamo l'indignazione di un mese, a settembre saremo più pronti ad indignarci davvero......Buone vacanze a tutti

giovedì 4 luglio 2013

PAROLE.....PAROLE......PAROLE..........


 
Sono circa due anni che mi occupo a pieno regime di politica nella mia città. Tra commissioni consiliari, consigli comunali, dibattiti informativi e l’ascolto di tribune politiche, mi sono immersa in un ambiente che  sembra incomprensibile ma che in realtà, lo è davvero.
 Per riuscire a capirci qualcosa non serve una cultura superiore basta solo conoscere il linguaggio "politichese". Cos’è il politichese???? Il politichese è un linguaggio confezionato apposta per non informare, per non spiegare, utilizzato da chi vuole difendere il proprio operato da controlli, accertamenti, critiche, per affrontare qualunque argomento in qualunque contesto pubblico senza in realtà dire alcunché. Secondo me, chi si sta avvicinando alla politica per la prima volta, non deve commettere l’errore di emulare la politica del passato, ma deve invece essere orgoglioso di parlare un nuovo linguaggio, chiaro diretto, immediato, comprensibile, disinteressato. I cittadini hanno avuto già troppe delusioni, è arrivato il momento della libertà di espressione e di linguaggio.
Che necessariamente, non vuol dire un linguaggio volgare, le nostre nonne se ci udissero dire certi spropositi si scandalizzerebbero e ci toglierebbero il saluto. Se uno ti fa una proposta che giudichi assurda, non gli rispondi: no, grazie , non posso accettarla. Ma sorridi e dici: col cazzo che ci sto!!!!!!!
Gli organi deputati alla riproduzione spopolano nelle conversazioni e anche le signore  lo ritengono un innocente intercalare, cazzo che spavento, cazzo che meraviglia, cazzo che noia, oddio che testa di cazzo….
Il linguaggio deve essere semplice ma non per questo necessariamente volgare, ma nello stesso tempo deve eliminare quel politichese che di questi tempi, e di gran lunga più criptico di un codice utilizzato dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale, si rischia di fare fatica ad individuare qual è il problema da risolvere e la proposta.
Chi preferisce la chiarezza e chiama gli impianti di trattamento termico dei rifiuti, inceneritore e non termovalorizzatore, chi ha sempre il coraggio di criticare i potenti, ma anche di riconoscere le ragioni dell’avversario quando queste rispondono al bene dei cittadini, chi vuole davvero un mondo nuovo, ricco di idee giovani; non deve farsi intimorire da vuoti discorsi retorici di chi sguazza in politica solo per galleggiare e per tutelare interessi estranei alla città e ai cittadini

 

 

venerdì 28 giugno 2013

CARO BEPPE TI SCRIVO....


Ciao Beppe mi chiamo Marinella sono una cittadina di 42 anni, sposata con tre figli, lavoratrice e orgogliosa di essere italiana. In questi anni sono vissuta all'ombra del mio Comune occupandomi solo del mio orticello, convinta, che tanto le cose non sarebbero mai cambiate, perché non esistevano le persone adatte al cambiamento.
 Un giorno sono stata invitata a vedere un tuo spettacolo e a parte il grande divertimento, mi ricordo di aver apprezzato la tua profonda capacità di uomo pensante con una profonda intelligenza e capacità di coinvolgimento. Sono tornata a casa sono andata sul tuo blog e ho incominciato a seguirti. Sono diventata,  una grillina, come mi chiamano gli altri. Sono entrata a far parte del gruppo di Legnano, il Comune dove abito e dove sono attivista m5s già da circa 2 anni e mezzo.
 Qui a Legnano abbiamo fatto delle grandi cose, alle ultime amministrative abbiamo preso 3376 voti e 2 consiglieri sono entrati in Comune. Di questi consiglieri uno si chiama Daniele Berti, forse te lo ricordi e quel fanciullo un po' pazzo che in questi giorni sta mettendo un po' di subbuglio. Daniele  è un fantastico personaggio, una persona pensante come te, anzi a volte sembra proprio te, lo stesso spirito, lo stesso carisma, la stessa capacità di trascinare le persone. Lui è quello che fa la differenza qui a Legnano.
 Hai bisogno di tanti piccoli cittadini così nei Comuni. Persone che fanno da collante e coinvolgono le folle, perché lo sai, l'uomo ha anche bisogno di essere accudito e un po' coccolato e preso per mano. Ti scrivo con la umile presunzione di essere ascoltata. Ti chiedo unisci tutte queste persone presenti nei Comuni che fanno da collante, incontrale, fagli sentire che non sono soli, che rappresentano delle grosse risorse. Qui nei Comuni abbiamo bisogno di essere un po' confortati e  anche forse considerati. Daniele se non verrà ascoltato probabilmente lascerà il  gruppo, e il gruppo alla fine morirà.
 Quindi ti chiedo Beppe, ascolta le grida di questi ragazzi che nei propri Comuni sono degli eroi, incontrali parla con loro, come un padre, hanno bisogno anche solo di una pacca sulla spalla.
Il m5s è un grandissimo sogno e per fare in modo che il sogno vada avanti e si trasformi in una grande rivoluzione, bisogna tenere ancorati soggetti portanti all'interno di ogni Comune. Tu non puoi essere ovunque. E' vero c'è il blog, ma siamo italiani e abbiamo bisogno anche del contatto umano, della stretta di mano, della voce al telefono. Non permettere che la rabbia di un momento possa vanificare tutti gli sforzi. Beppe mi piacerebbe davvero che tu chiamassi Daniele Berti che parlassi con lui. Lui e tanti altri possono cambiare questo paese, ma hanno bisogno di te.
Grazie da una mamma che crede ancora che i propri figli possano avere un futuro migliore in questo paese........Marinella Saitta

giovedì 20 giugno 2013

CARICATE I MULINI A VENTO


Riporto questa frase di un amico che scrive: "Quando avrai voglia di ricaricare i mulini a vento, chiamami mi troverai ad aspettarti........."
Non mi sono mai sentita un Don Chisciotte, quello che lotta contro i mulini a vento, in una lotta impossibile...
Non mi sono mai sentita un'idealista, fine a se stessa...
Non ho mai pensato di fare una lotta inutile, persa in partenza, contro obiettivi più grandi di me...
Da piccola cittadina ho semplicemente cavalcato l'onda del cambiamento, con quel pensiero critico che mi contraddistingue.
Il pensiero critico, che forse non è mai stato presente nell'umanità, adesso diventa indispensabile, vista la quantità di informazioni a cui siamo sottoposti volenti o nolenti ogni giorno.
Serve il dubbio perchè ci porta a cercare la verità e servono la capacità di concentrazione e quella di capire cosa sia vero e cosa no: due strumenti indispensabili senza i quali rischiamo di affogare in questo mare di informazioni senza i quali non siamo completamente liberi di scegliere.
Se non siamo in grado, non solo di distinguere le informazioni vere da quelle fasulle, ma nemmeno di comprendere le stesse, è inutile che ci sia trasparenza di pensiero.
Ci piace pensare di essere liberi, liberi da ogni condizionamento esterno, ci piace sentirci così e reagiamo quando qualcuno o qualcosa cerca di limitare questa nostra libertà. Allora, perché se siamo liberi siamo così simili nel modo di vestire, di mangiare,di ragionare, nelle aspirazioni, ma soprattutto nel modo di pensare?
Perché rinunciamo alla nostra libertà? Cosa riceviamo in cambio?Cosa abbiamo paura di perdere?
Rinunciamo alla libertà individuale, in cambio di una felicità momentanea e immediata, che col tempo ci porta a un decadimento morale.
Non illudiamoci che i mass media, internet ci possono salvare se non sviluppiamo un pensiero critico, non andremo avanti, l'abitudine è la nostra catena che ci lega alla nostra servitù volontaria!
Per proteggere la nostra illusione di essere liberi e di conoscere, ci nascondiamo dietro un pensiero altrui.
Crediamo di essere degli esperti, ci sentiamo autorizzati non solo ad esprimere opinioni su argomenti più disparati, ma,in certi casi siamo addirittura convinti che esprimere le nostre opinioni, ci  renda partecipi dei processi decisionali. Ci sentiamo dei commissari  tecnici della politica. Poichè non possediamo né le informazioni, né le conoscenze necessarie per poter esprimere un' opinione che resista alla prova dei fatti, le nostre sono solo delle intenzioni, buone forse per la retorica ma non certo per la realtà.
La nostra mancanza di pensiero critico, la nostra assenza di consapevolezza, la nostra scarsa conoscenza, hanno pesanti effetti sul mondo reale perchè permettono ad altri di mantenere un immeritato potere e ottenere degli ingiusti vantaggi e a noi impediscono di acquisire conoscenza,consapevolezza e conquistare più libertà.

mercoledì 19 giugno 2013

NE RESTERA' SOLTANTO UNO......


LA PAROLA ALLE IMMAGINI.............




Vorrei continuare a credere, vorrei continuare a sperare, vorrei continuare ad immaginare un gruppo, un grande gruppo di persone, uomini e donne.
Vorrei cercare di capire, perchè è così difficile cambiare, vorrei cercare di capire, perchè è così difficile costruire.......
Vorrei lasciarmi del tempo, del tempo per pensare, per decidere se è giusto crederci o abbandonare.
Vorrei guardare indietro per ricordare ma andare avanti per migliorare.
Vorrei, vorrei, vorrei............

mercoledì 12 giugno 2013

IL PRANZO E' SERVITO....


Non capita tutti i giorni di partecipare a una commissione, di totale interesse, per il cittadino (commissione mensa scolastica), ed essere cacciata, perché semplice cittadina. Ma succede anche questo!!!!!!!!!!!

Ed è quello che è successo, ieri sera alla sottoscritta.

Ci lamentiamo che i cittadini sono poco presenti e interessati all’andamento del proprio Comune e quando troviamo qualcuno di volenteroso, che vuole capirci qualcosa, conoscere, dare magari il proprio contributo, si allontana, in maniera non proprio galante nascondendosi dietro una gessata burocrazia, dichiarando che la commissione mensa è aperta solo ai rappresentanti della commissione stessa, agli assaggiatori, ai consiglieri comunali, ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, agli addetti ai lavori... NO AI CITTADINI.

Però, i non addetti ai lavori sono gli stessi cittadini che pagano il servizio e che sono quindi interessati a conoscerne le modalità di erogazione, la qualità, il costo, i soggetti che ne fanno parte.

E poi c’è sempre modo e modo per dire le cose, l’educazione sta alla base di ogni vivere civile.

Inoltre se dopo un appello iniziale, la mia presenza sembrava non scaturire grosse orticarie, non capisco come mai dopo circa un’ora e soprattutto quando l’argomento è diventato più caldo perché si è cominciato a parlare di “soldi” costi e tariffe, io sono diventata un soggetto pericoloso, da allontanare come se fossi portatrice di una malattia trasmissibile verbalmente, quindi ti tolgo la parola e ti invito a raggiungere l’uscita.

Che bella parola “PARTECIPAZIONE” peccato che spesso le parole rimangono solo parole perché il passo successivo rappresenterebbe un cambiamento, che per alcuni addetti ai lavori è troppo difficile da attuare.

Diciamolo, più che commissione mensa io la chiamerei associazione mensa cioè un associazione senza scopo di lucro di cui possono essere membri le persone che abbiano raggiunto o superato il 98° percentile del Q.I. (quoziente d’intelligenza ). Io d’altronde sono una semplice cittadina in più ho solo cinque stelle.


venerdì 31 maggio 2013

VECCHIO SCARPONE



Ogni volta che si osservano le principali caratteristiche della nostra classe dirigente, questa si presenta statica, vecchia, autoreferenziale, composta principalmente da uomini. In Italia, a guidare imprese pubbliche e private, banche, sindacati e istituzioni politiche sono soprattutto gli over 50 di sesso maschile.

A me fa specie che nel nostro paese, la cultura, la professionalità e la meritocrazia vengano negate. Non c'è giorno che passi e non si assista a dei nepotismi parassitari in tutte le varie articolazioni dello stato. Nell' università, agli esami di stato dove a fare gli avvocati c'è sempre il figlio di un avvocato, nei nostri ospedali, dove nel primariato retto c'è sempre un figlio di (bip), gente che magari non sarebbe degna di tenere una zappa in mano ed invece riveste incarichi, una certa responsabilità, solo perché è raccomandato !!! La raccomandazione potrebbe essere utile e/o giusta, quando il soggetto in questione vale, ma non è il nostro caso. Arrivati oramai al limite del baratro, la nostra classe politica, dovrebbe aver capito che si deve cambiar marcia e criterio nella selezione, anche selezionando nei vari concorsi o nell'accesso alle carriere più donne, a mio avviso più' accorte e meritevoli degli ometti carrieristi ed aggrappati al potere sempre e comunque.

Non in ultimo, parametrare stipendi, vitalizi e pensioni ai nostri vicini ed impedire a questi boiardi di stato (sanguisughe) di avere doppi e tripli incarichi con annessi emolumenti vertiginosi, la cosa non solo è anti economica, ma è anche un'offesa al buon senso ed a chi ne ha uno misero o non ce l'ha proprio, ovvero è precario. Farlo sarebbe un segnale non da poco, un'inversione di tendenza che migliorerebbe la vita dei cittadini, non solo a livello economico o del welfare, ma anche la qualità dei servizi resi e darebbe un segnale di correttezza e di giustizia sociale, con pari opportunità per tutti, come da Costituzione.

Quando si usa la parola vecchia e ignorante, riferendosi alla classe dirigente italiana, penso lo si faccia non in termini intesi offensivi verso l’età anagrafica quanto piuttosto verso una vecchia assurda maniera di far politica e di idee politiche vecchie. Molti italiani hanno portato il nuovo in parlamento, lo hanno voluto con una forte azione di protesta a suon di urla, intesa come cambiamento dei visi vecchi, con visi giovani competenti e ricchi di idee
Dovremmo cioè investire maggiormente in ricerca, tecnologia e risorse umane, offrendo maggiori opportunità ai  giovani talenti.

Restiamo in movimento perché il movimento porta cambiamento………

martedì 28 maggio 2013

IL RE DI DENARI


 

Questa mattina leggendo i giornali, guardando la tv e collegandomi su internet, tutti dichiarano a gran voce il fallimento del m5s, il flop del m5s. A lavoro qualcuno scherzando mi ha detto più che uno zunami, Grillo ha fatto una pozzanghera……Che dire, sicuramente queste amministrative non sono andate bene.

 Io credo ancora che il m5s sia l’unica alternativa possibile, però  il cittadino qualunque che un giorno si sveglia, decide di impegnarsi e subito ottiene risultati grazie alla “democrazia orizzontale della rete” è una storiellina bellina e carina, ma che trova poche applicazioni nella realtà. La retorica dell’uno che conta uno è valida finché si rimane sul piano nazionale e in un sistema proporzionale con liste bloccate, dove il voto va soprattutto al simbolo, al logo: quando però l’elettore deve scegliere tra uno sconosciuto e uno che conosce, la maggior parte delle volte mette la crocetta su quello che conosce, magari turandosi il naso.


Ma il grande vincitore di queste elezioni è l’astensionismo. I cittadini sembrano sempre più lontani dalla vita politica dei propri comuni. Sono come se vivessero nell’attesa di qualcuno che si occupi di loro, rinchiusi nelle loro case e nei loro problemi. Convinti che tanto non cambierà mai niente, tanto sono tutti uguali.

Allora forse ci meritiamo davvero qualcuno che ci comandi d’alto, che decida per noi, che non ci chieda niente, che ci faccia stare bene nel nostro piccolo orticello privato.

 Qualcuno in televisione ha dichiarato: l’interessante è che vinca la mia squadra di calcio, il resto non è importante….allora forse, era meglio rimanere una monarchia, almeno avremmo avuto il nostro padre e padrone ad occuparsi di noi.

Magari un grande re di denari..............

 

mercoledì 8 maggio 2013

LA STORIA DI MARINELLA...........


Erano diversi giorni che continuava a ronzarmi nelle orecchie una delle canzoni più tristi che siano mai state scritte: La Canzone di Marinella di Fabrizio De André.
Non so quando sia stata scritta, ma penso alla fine degli anni Sessanta, perché è uno dei primi ricordi che ho in fatto di musica.
Io sono del 1971, quindi dovevo essere molto piccola, quando la sentivo alla televisione o alla radio.
Ero così piccola da non poterne capire tutta la piena tragicità.
Eccone il testo:
La canzone di Marinella
di Fabrizio De André

Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra una stella

Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta


Bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone

E c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose le sue mani suoi tuoi fianchi

Furono baci e furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle


Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta

Questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose

E come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose.

Quando la sentivo, e ne ascoltavo le parole, credevo che De André stesse raccontando una favola in versi. Credevo davvero che alla porta di Marinella fosse arrivato un Re che si fosse innamorato di lei, e che quando poi era caduta nel fiume il vento si fosse innamorato di lei e l’avesse salvata portandola su di una stella, e che il suo amato Re avesse atteso invano il suo ritorno bussando per tutta la vita alla sua porta.
Quando si è bambini, non si comprendono le metafore e i simboli della poesia e della fantasia, dei miti e delle leggende.
Forse, l’unica sostanziale differenza fra i bambini e gli adulti è che i bambini non hanno ancora imparato il linguaggio metaforico-simbolico, allusivo, dell’arte, mentre gli adulti l’hanno già dimenticato e non lo capiscono più.
Con le poche eccezioni di quegli adulti che cercano veramente di ricordarsi cosa pensavano e cosa sentivano quando erano bambini.
Non so perché, ma da qualche giorno ho cominciato a ripensare, a canticchiare quella canzone, a rimasticare le sue parole, per indagarne il loro significato di amore e morte.
Pensando alle sue parole con occhi d’adulta, la canzone mi è apparsa straordinariamente diversa, e grazie alla Rete l’ho riesplorata, riscoperta, reinterpretata in una luce nuova.
Sono andata su Youtube e ho cercato le registrazioni delle varie versioni di quella famosa canzone, che dopo essere stata scritta da De André è stata cantata anche da Mina, Renato Zero, Joan Baez e tanti altri.
La canzone mi si è rivelata per quello che era: una tragica storia di una ragazza sicuramente giovanissima, che è annegata nel fiume proprio il giorno stesso in cui ha incontrato un uomo magnifico che le ha dato subito il suo amore, quello che avrebbe dovuto diventare il re del suo cuore, e che è impazzito per sempre dal dolore quando lei è morta poco dopo aver fatto l’amore con lui.
Il vento che porta Marinella su una stella è una bellissima metafora per indicare il passaggio alla vita dell’aldilà, come a indicare la speranza, la fede che le giovani vite ingiustamente stroncate possano continuare la loro gioventù in cielo, perché “come tutte le più belle cose, vivono un giorno solo, come le rose”.
Una storia d’amore e morte come un’altra? Per la maggioranza della gente, penso di sì, anche se il successo della canzone indica che ha colpito più di altre storie.
Ma io ormai, dagli anni lontani della mia infanzia, in cui le favole e i miti li godevo senza comprenderli ancora, non mi sono fermata al significato allusivo delle parole, e ho cominciato a lavorare di fantasia, a figurarmi le scene, perché so distinguere fra le storie che sono puramente inventate, e quelle che invece si ispirano a qualco’altro.
E la canzone di Marinella era appunto una di queste ultime, e dopo aver letto ciò che raccontava, ho cominciato a riflettere su ciò che non raccontava.
C’era una sola cosa che non mi convinceva in quella storia, quando il testo dice. “dicono che mentre ritornavi, nel fiume chissà come scivolavi”.
Ora, sul momento ho pensato a Ofelia, unico caso famoso di donna innamorata scivolata nel fiume e annegata…. Ma ho pensato che magari non era quello il modello originario.
C’era qualcosa che non mi tornava…. Normalmente, la gente, quando annega in un fiume, non è certo perché vi è scivolata per caso, ammenoché non sia in corso un’alluvione, o non sia completamente ubriaca. Normalmente, gli annegati nei fiumi sono tali per due soli motivi: o perché ci si sono buttati di propria volontà, o perché qualcuno ce li ha spinti dentro.
Ho cominciato ad immaginare che in realtà dentro il fiume ce l’avesse gettata un altro spasimante geloso, oppure un padre violento e possessivo, o una rivale in amore che aveva messo gli occhi sul suo uomo… o magari il suo stesso amato, che era in realtà uno psicopatico, cosa che si poteva intuire dal fatto che aveva continuato a bussare alla sua porta per tutta la vita, rifiutando la tragica verità: non tanto che lei fosse morta, ma che l'avesse uccisa lui (ho una mente un po' troppo fervida, vero...?? Sbagliato! Una mente non è mai troppo fervida! Sono le altre menti, che hanno troppa poca inventiva!).
Allora ho cercato su Youtube e sul web tutto quello che riguardava quella canzone, e alla fine ho trovato la conferma a quello che pensavo.
In un’intervista, De André spiega come è nata la canzone: quando aveva quindici anni, legge sul giornale la tragica storia di una povera ragazza morta a sedici anni, che aveva perso entrambi i genitori e che era stata scacciata di casa dai suoi zii, finendo con l’andare a fare la prostituta, per poi venire uccisa da un comune delinquente, che l’ha gettata nel fiume Tanaro per rubarle la borsetta, facendola annegare.
De André, addolorato e commosso per quella poveretta, ha pensato bene di dedicarle una canzone, dandole una vita e una morte dignitose.
Ma dietro la poesia della canzone ci sta la rabbia per l’ingiustizia nei confronti dei deboli e degli indifesi.
Per l’ennesima volta dunque ho scoperto che dietro ogni storia apparentemente inventata ci sta un’altra storia più complessa. Ogni fantasia, è un’allusione alla realtà.
Il mondo della fantasia e delle favole non è il mondo delle illusioni, ma bensì delle allusioni. Nasconde tutto ciò che non abbiamo il coraggio di dire, o di ascoltare.
La fantasia non è il regno dei sogni, ma dei segreti.
Non è qualcosa che si contrappone alla realtà, e non è nemmeno uno specchio deformante della realtà, semmai è uno specchio obliquo, a cui è stato posto un altro specchio obliquo di fronte, e insieme riflettono l’uno nell’altro l’immagine di tutto ciò che gli passa in mezzo, un numero infinito di volte.
Strano chiamarsi prorio Marinella.................