martedì 26 novembre 2013

CHE RICONFERMA SIA



Dopo giorni di polemiche interne, ieri sera, nella consueta riunione del lunedì, il m5s Legnano ha riconfermato i suoi consiglieri: Riccardo Olgiati e Daniele Berti.
Una riconferma costellata, da settimane di tensioni interne, dove le polemiche e le accuse reciproche non si sono risparmiate, toccando a volte il fondo, dove ognuno ha dato il meglio e il peggio di sé, dove gli animi si sono riscaldati e le vecchie amicizie si sono inclinate.
Cos'è la riconferma dei consiglieri?
 E' una specie di graticola umana, dove i portavoce del gruppo vengono giudicati sul loro operato da tutti gli attivisti, senza aspettare le prossime elezioni, dove a giudicarli, riconfermandoli o meno saranno gli stessi cittadini.
La riconferma è qualcosa di positivo, anche se in realtà non cambia di molto gli equilibri interni di un gruppo, ma permette al gruppo stesso di porsi delle domande , di evidenziare le criticità, di analizzare i propri operati e di trovare soluzioni.
Ieri sera i nostri consiglieri sono stati riconfermati.
Daniele è stato sicuramente quello più contestato, non sono piaciuti i suoi attacchi a Grillo, il suo correre spesso da solo, senza coinvolgere il gruppo, le sue dimissioni, i suoi blog e le sue lettere in Consiglio Comunale. Ma Daniele è così, un elemento pensante, con un impulsività, che spesso è stata la sua arma vincente, ma molte volte lo ha portato a commettere degli errori.
Il suo punto di forza?
Sicuramente il porsi delle domande, il cercare delle risposte, attivarsi per trovare la soluzione e dove non riesce avere l'umiltà di ammetterlo.
Daniele è il m5s Legnano.
 Anche se i personalismi, come sappiamo non hanno portato mai a niente di buono, lui è sempre stato il collante di questo gruppo, che forse da domani cercherà di trovare una propria identità.
Tra tante colpe, forse la sua colpa più grande e essere una gran bella persona.
Riccardo, invece, è quello che meglio rappresenta il m5s, non solo perché è giovane ma anche perché è proprio un cittadino come noi. Si potrebbe definire come il "politico" della porta accanto. Con la sua voglia di imparare e con l'impegno del cittadino che entra nelle istituzioni.
L'unica colpa di Riccardo? E di essere anche lui una gran bella persona.
Allora che dire.......
Con la curiosità di un bambino, chissà cosa avrebbero votato ieri sera i 3376 cittadini che 18 mesi fa ci hanno creduto?
Ma!!! E' una curiosità, che mi resterà ancora per molto tempo, almeno fino alle prossime elezioni, quando spero che l'onesta continuerà ad andare di moda.

lunedì 11 novembre 2013

LA PARTITA DI PALLONE



Domani sera, in Consiglio Comunale, sarà come essere allo stadio.
Perché diciamolo, la politica è come un torneo di calcio, peccato che il cittadino comune si entusiasmi meno.
Il calcio molto spesso assomiglia alla vita così com'è, riproponendo la stessa sintesi di casualità e immoralità, che la vita reale ci riserva da adulti dopo che la scuola e la famiglia ci hanno insegnato ben altro.
La politica è come il calcio, ci si appassiona ad uno schieramento anziché all'altro e si va avanti a tifarlo  per anni, come se fosse la squadra del cuore.
Perché, diciamolo, si può cambiare casa, moglie, marito, paese e città, ma la squadra del cuore mai.
Io non amo il calcio, non sono tifosa, trovo il calcio uno sport noioso, però piace tanto ai miei bambini, e quindi per forza di cose, mi tocca farmi vedere un po' interessata.
Allora capita che alcune domeniche mi devo fare del male e seduta negli spalti, devo subirmi interminabili partite, dove non sempre vince il migliore, anzi il cinismo e l'opportunismo premiano al pari della disonestà. I giocatori mentono e simulano spudoratamente, si buttano a terra, perdono tempo, scalciano vigliaccamente, conta solo chi segna, chi s'è fatto il mazzo resta in ombra e l'arbitro può condizionare il risultato.
Nelle tribune ogni genere di imprecazioni, mancano solo i fucili e poi si è liberi di sparare, ma tanto qualcuno a detto " Non siamo mica in chiesa" Perché? Solo in chiesa ci si comporta da persone civili.
Ma il calcio è lo sport italiano per eccellenza e quando trasformiamo la politica in un campo di calcio, allora vediamo la vera "democrazia partecipativa".
Come il confronto tra Vitali e Centinaio in Piazza San Magno, mancavano i fumogeni e poi sarebbe stato uguale, c'era pure l'arbitro super partis " noi quelli del m5s".
La partita è finita 1 a 0 per Centinaio, ma come dicevo prima, non sempre vince il migliore (anche se tra i due un migliore non c'era) l'arbitro molto spesso può condizionare il risultato.
Allora godiamoci questo Consiglio Comunale, magari comodamente seduti a casa nostra, davanti al nostro pc, come una vera partita di calcio. Vediamo chi sarà il più bravo a tirare la palla in porta, o chi si butterà a terra perdendo tempo, o chi scalcerà vigliaccamente, in palio c'è il governo della città, un bilancio da approvare, un comune da gestire.