giovedì 28 febbraio 2013

....NUOCE GRAVEMENTE AI CITTADINI.....



Ecco come,  trovata la legge.......  fatto l'inganno.
Il finanziamento pubblico ai partiti è introdotto dalla legge Piccoli n. 195 del 2 maggio 1974 che interpreta il sostegno all'iniziativa politica come puro finanziamento alle strutture dei partiti presenti in Parlamento, con l'effetto di penalizzare le nuove formazioni politiche. Il flusso di fondi ha anche l'effetto di rafforzare gli apparati burocratici interni dei partiti e disincentivare la partecipazione interna. Proposta da Flaminio Piccoli (DC), la norma viene approvata in soli 16 giorni con il consenso di tutti i partiti, ad eccezione del PLI.  Nel settembre 1974 il PLI  propone un referendum abrogativo sulla norma ma non riesce a raccogliere le firme necessarie. L'11 giugno 1978 si tiene il referendum indetto dai Radicali per l'abrogazione della legge 195/1974. Nonostante l'invito a votare "no" da parte dei partiti che rappresentano il 97% dell'elettorato, il "si" raggiunge il 43,6%, pur senza avere successo. Nel 1980 una proposta di legge vorrebbe introdurre il raddoppio del finanziamento pubblico, ma viene messa da parte al momento dell'esplosione dello scandalo Caltagirone con finanziamenti elargiti dagli imprenditori a partiti e a politici.

La legge n. 659 del 18 novembre 1981 introduce le prime modifiche:

  • i finanziamenti pubblici vengono raddoppiati;
  • partiti e politici (eletti, candidati o aventi cariche di partito) hanno il divieto di ricevere finanziamenti dalla pubblica amministrazione da enti pubblici o a partecipazione pubblica;
  • viene introdotta una nuova forma di pubblicità dei bilanci: i partiti devono depositare un rendiconto finanziario annuale su entrate e uscite, per quanto non siano soggetti a controlli effettivi.

I Radicali manifestano in aula parlamentare con tecniche di ostruzionismo per bloccare la proposta di indicizzazione dei finanziamenti e a ottenere maggiore trasparenza dei bilanci dei partiti nonché controlli efficaci.

Il referendum abrogativo promosso dai Radicali italiani dell'aprile 1993 vede il 90,3% dei voti espressi a favore dell'abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti, nel clima di sfiducia che succede allo scandalo Tangentopoli

Nello stesso dicembre 1993 il Parlamento aggiorna, con la legge n. 515 del 10 dicembre 1993  la già esistente legge sui rimborsi elettorali, definiti “contributo per le spese elettorali”, subito applicata in occasione delle elezioni del 27 marzo 1994. Per l'intera legislatura vengono erogati in unica soluzione 47 milioni di euro. Il parlamento modifica la norma, con l'art 5 della legge n° 96 del 6 Luglio 2012, e obbliga un partito o un movimento ad avere uno statuto per aver diritto di ricevere i rimborsi elettorali

La legge n. 2 del 2 gennaio 1997  intitolata "Norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti o partiti politici" reintroduce di fatto il finanziamento pubblico ai partiti.

Al termine di questa tornata elettorale ecco tutti i partiti che beneficeranno di soldi pubblici:

Grande Sud (350mila euro), I tirolesi del SVP (366mila euro), il Mefagono di Crocetta (398mila euro), il Centro Democratico (422mila euro). Poi si sale, leggermente, con Udc (1,5 milioni), Fratelli d'Italia (1,6 milioni) e Sel (5,1 milioni). Mario Monti, gran deluso di queste elezioni, perlomeno incasserà due volte: 7,1 milioni alla Camera con Scelta civica e 8 milioni al Senato con l'omonima Lista Monti. In calo di consenso ma quinta per ordine di rimborsi è la Lega Nord, a quota 7,3 milioni.

 Sul podio, naturalmente, i primi tre partiti italiani per seggi e voti complessivi. Il Pdl incasserà 38 milioni, il Pd 45,8 milioni. E il Movimento 5 Stelle? Grillo ha fatto il boom nelle urne e non solo: il Movimento ha diritto a 42,7 milioni di euro, un bel gruzzolo…….soldi che resteranno nelle casse dello Stato………………….

Ancora una volta, noi facciamo la differenza…..

 

mercoledì 27 febbraio 2013

ARRIVEDERCI REGIONE LOMBARDIA.......




Ritornare a lavoro, ieri sera, dopo circa 2 settimana, in cui, mi sono sentita un po’ fuori dalla realtà, tra banchetti, riunioni, volantinaggi………la mia faccia portata in giro per il Comune, notti al computer, paure , confronti con la cittadinanza, grandi e piccole speranze……….bhè ritornare a lavoro mi ha reso felice, perché indipendentemente da come è andato il mio risultato a livello regionale, io amo il mio lavoro lo faccio da circa 18 anni, lo faccio con passione e dedizione. In Regione Lombardia, ci sarei andata con lo stesso spirito….ma diciamolo pure, non sarebbe bastato, ci vuole ben altro per affrontare una Regione come la Lombardia….quindi è meglio così.

Faccio i complimenti a tutti coloro che entrando in Regione ci rappresenteranno al meglio, sono sicura lo faranno con la stessa passione e dedizione, con cui l’avrei fatto io…..

Adesso lasciatemi ringraziare il bellissimo, stupendo , fantastico gruppo del m5s Legnano,  di cui orgogliosamente faccio parte, mi piacerebbe ringraziarli uno a uno e sicuramente lo farò, ringrazio anche per il sostegno i favolosi ragazzi di Rescaldina e Cerro Maggiore non da ultima la mia amica Edi Camillo di Nerviano…..

Il cammino è lungo, dobbiamo ancora crescere, io lo farò nel mio Comune, dove continuerò il mio lavoro, di volontaria prestata alla politica e semplice cittadina……

Un enorme grazie, per il sostegno,  a tutta la mia meravigliosa famiglia, mio marito i miei figli e i miei genitori, gli ho sicuramente tolto del tempo, ma loro hanno  capito e mi hanno sostenuta, qualcuno ci aveva sperato e oggi è un po’ deluso….ma va bene così…

Grazie a tutti coloro che mi hanno votata, soprattutto ad Andrea Pinzan , che in me ci aveva proprio creduto……….

Chiudo con una frase dedicata all’amicizia.
   E' proprio vero che l'amicizia insegna a vivere la vita con gioia e serenità, perchè grazie a voi la mia esistenza è meravigliosa...........................................................
 
 

 

sabato 23 febbraio 2013

..L'ACQUA IL NOSTRO BENE PIU' CARO....




Giovedì 21 febbraio 2013, da cittadina comune ho partecipato alla commissione  consiliare congiunta 2” Lavoro, attività economiche e produttive, società partecipate” e 4 “Opere pubbliche”…….argomento acqua pubblica, cioè chi gestirà la nostra acqua?

Nasce il Gruppo CAP che sarà il Gestore Unico della provincia di Milano….. CAP Holding si fonde con Ianomi, Tam e Tasm e con Amiacque come braccio operativo. Come nuovo soggetto industriale in house, che si configura come la prima monoutility italiana per capitalizzazione.

Quindi in poche parole cosa succederà?...... Le quattro aziende pubbliche coinvolte hanno approvato il progetto di fusione voluto dalla Provincia e dai Comuni, che prevede l’incorporazione di Ianomi, Tam e Tasm in CAP Holding, dando vita a un soggetto industriale che per dimensioni, competenze e capacità d’investimento si configura già tra le prime monoutility in Italia nel campo dell’acqua.

Di fatto, CAP Holding si prepara a diventare quindi il gestore unico integrato del servizio idrico sul territorio della provincia di Milano, per garantire i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione secondo il modello in house providing, con la società Amiacque come braccio operativo. Concretamente, la fusione che sarà completata entro maggio 2013 una volta approvati i Bilanci d’esercizio, porta alla nascita di un’azienda unica a capitale interamente pubblico, direttamente partecipata e controllata dai Comuni del territorio.

Il fatturato stimato in base all’aggregazione delle cinque aziende (le quattro aziende di gestione e l’azienda di erogazione Amiacque) è di 232 milioni di euro, e la capitalizzazione è di 597 milioni.

 Lo scenario che si è sviluppato in Italia dopo l’esito referendario del 2011 e le ultime indicazioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) hanno portato alla nascita di questa fusione , che traduce gli indirizzi ricevuti dagli Enti Locali in una risposta industriale, per sfruttare i vantaggi derivanti dalle economie di scala e generare valore aggiunto per il territorio e gli utenti.

L’obiettivo è assicurare la gestione manageriale del servizio idrico, attraverso lo strumento della società di capitale ma interamente pubblica, così da conciliare la snellezza propria di un soggetto organizzato secondo un modello privatistico con i limiti propri del modello in house. Questa aggregazione punta a garantire la natura pubblica della risorsa idrica e della sua gestione, e permette un integrale utilizzo delle risorse economiche derivanti dalla tariffa a favore dei soli interessi dei proprietari del capitale sociale (Comuni e Province), investendo nella qualità del servizio, nella ricerca e nel potenziamento degli investimenti.

Questo a grandi linee è il riassunto, di quello che è emerso durante la commissione. Le mie domande da semplice cittadina sono….....A livello tariffario cosa cambia? Questa società redige un bilancio di tipo privato che prevede quindi la creazione di utili, gli utili che fine fanno? Inoltre se io un giorno voglio conoscere il bilancio, per sapere che fine fa il mio bene acqua, posso da cittadina normale, accedere ad un bilancio privato?......Infine, non c'è nessun altra possibilità, perchè la gestione acqua non debba essere fatta da un ente totalmente pubblico, non solo nella forma ma anche nella sostanza? ......A voi la risposta................

 

martedì 19 febbraio 2013

.........SEMPLICEMENTE TRASPARENTE......



Mercoledì 13 febbraio, da cittadina comune ho partecipato alla Commissione Consigliare I (affari generali) si parlava di trasparenza. Si trattava infatti di approvare una modifica del regolamento comunale che prevede che i Consiglieri, gli Assessori, il Sindaco e gli amministratori delle società partecipate (tipo AMGA) comunichino annualmente i loro redditi e il loro patrimonio, e che questi siano accessibili ai cittadini sul sito istituzionale del comune.
Alla fine tra pro e contro, la seduta si è conclusa, senza nulla di fatto. Non entrando in merito alla discussione vorrei fare una riflessione su quella, che vorrei fosse la trasparenza , che oggi si chiede ad ogni singolo candidato, che si presenterà alla Regione Lombardia.
Giusta l'indignazione da parte dei cittadini e sacrosanta la richiesta di maggior trasparenza. Ma la trasparenza la dobbiamo pretendere a 360 gradi, pretendiamola soprattutto da chi ricopre cariche politiche importanti, tipo il nostro amato Napolitano, pretendiamola a livello comunale anche da tutti quegli amministratori, dirigenti che firmano determine da milioni di euro e sicuramente la dobbiamo pretendere anche, da chi a breve andrà a rappresentarci.
Con l'avvicinarsi delle elezioni (regionali e politiche) quali mezzi possiamo mettere in campo per scegliere nel modo migliore i futuri rappresentanti? Seppur auspicabile, comprendo che sarebbe troppo chiedere per una volta di non votare in base all'ideologia, ma in base alla capacità del politico (qualunque esso sia) di risolvere i problemi.......... Ma pretendere una totale trasparenza, quella sì. Chiediamo quindi a ogni candidato di mettere online (prima delle elezioni e durante tutto l'eventuale mandato) tutta la propria situazione patrimoniale. Redditi, (comprensivi di agrari, fabbricati, lavoro dipendente e assimilati). Diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri. Azioni di società o quote di partecipazione........... Inoltre. L'elenco di tutte le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale. Nessuno deve aver paura di uscire allo scoperto rendendo pubblico ciò che ha guadagnato onestamente.  Facciamo almeno questa cosa semplice. Pretendiamo maggior trasparenza. Diversamente, è inutile affannarci a cercare i veri colpevoli di un certo tipo di politica. Per trovarli basterebbe poco. Un po' di onestà e soprattutto uno specchio.

 


lunedì 18 febbraio 2013

RICOMINCIAMO DA CITTADINI ATTIVI............


Ieri pomeriggio, nella splendida piazza San Magno a Legnano, il Movimento 5 Stelle, con la candidata presidente Silvana Carcano si è presentato alla cittadinanza. Ci siamo presentati da cittadini normali, semplici, come volontari prestati alla politica.........Siamo cittadini attivi.
I Cittadini attivi non sono altro che cittadini normali che, in certi momenti della propria vita, decidono di prendersi cura di determinati beni comuni, uscendo dal guscio protettivo della cittadinanza normale per diventare, in quella circostanza, cittadini attivi.
Io penso che non ci sia differenza quindi tra il cittadino "normale" e il cittadino "attivo". Siamo tutti potenzialmente dei cittadini attivi, basta partecipare alla vita del nostro paese in prima persona, senza delegare agli altri le nostre responsabilità.
Non è necessario fare grandi cose per definirsi cittadino attivo, ma basta agire nella quotidianità, anche semplicemente rispettando le regole comuni (già è un primo passo).
Ognuno di noi nel suo piccolo può essere un cittadino attivo, prendere consapovelezza delle problematiche del nostro paese e attivarsi... iniziando proprio dalle piccole azioni.
Ecco noi vogliamo iniziare proprio così... incontrandoci, approfondendo delle tematiche che riguardano il nostro paese e attraverso un confronto collettivo far emergere delle idee e trasformarle in possibili azioni da compiere. Questo è il movimento, il movimento 5 stelle fatto da persone attive e consapevoli che il cambiamento può solo avvenire se ognuno di noi si rimette in gioco.

Personalmente, (erroneamente a quanto pare) ho sempre pensato che il termine "cittadino attivo " si riferisse ad un cittadino che si interessava alle decisioni politiche, non so, partecipava alle decisioni che il comune prendeva e bla bla bla....insomma uno che, come si dice....."ten man m'past". Ebbene ho capito poi, che i cittadini attivi non siamo altro che tutti noi, che finalmente iniziamo ad "amare " il nostro paese. Dico e vorrei si riflettesse sull'amore per il proprio paese, perchè credo che solo questo sentimento, unito al buon senso e alla buona volontà, siano il giusto mix che serve affinchè si inizi ad avere cura delle cose che ci circondano. Il nostro paese non ci offre prospettive, ci sono problemi di amministrazione, è tutto gran caos......e noi?????? noi cosa facciamo per impedire che tutto questo accada????? o meglio.....visto che non siamo tutti dei supereroi.....cosa facciamo per ridurre i vari problemi di cui ci lamentiamo tanto??????
Allora prendiamo consapevolezza che per cambiare, bisogna anche avere il coraggio di farlo.........

sabato 16 febbraio 2013

UN SOGNO GRANDE UNA CASA......

Se sogno la mia casa..........


 
vorrei che fosse simile a questa,
vorrei che fosse a Legnano
vorrei che fosse calda,
vorrei che all'interno fosse come me:
confusa, ma con una sua logica,
con foto appese ovunque
e magari un muro bianco pieno di pensieri,
con molto rosso qua e là, perchè il rosso è il colore dell'amore,
del sangue e del dolore.

giovedì 14 febbraio 2013

......FARO' FINTA CHE SI TRATTI DI TE........


 
Ci sono storie senza tempo, destinate a non perdersi nell'oblio del passato.
E' il caso di Tristano e Isotta, coppia romantica e sfortunata, diventata icona indistruttibile di un sentimento nobile e di un' era fatta di cruente battaglie, fascinosi castelli, scorci suggestivi d'Irlanda e magici scenari inglesi........per raccontare, di un grande amore, in una giornata dove si cerca e si vuole ritrovare un sentimento.........
Oggi è San Valentino, si dice sia la giornata dell'amore, alcuni festeggiano il primo giorno di primavera....l'amore è rinascita è emozione...rappresenta la primavera del cuore, lasciamoci trasportare, se pure con la fantasia e immaginiamo di essere come Tristano e Isotta.....
Godetevi questo racconto, magari con un bel sottofondo musicale, il grande Gino Paoli con una lunga storia d'amore
https://www.youtube.com/watch?v=g10nAN9p5nc
La sera è scesa ormai da un po' di tempo, coprendo d'oscurità ogni cosa. All'interno della grande costruzione britannica la vita procede come al solito. E' un momento abbastanza tranquillo, ci sono uomini che parlano tra loro sommessamente, mentre si riposano dalla pesante giornata appena trascorsa. Tra poco la tranquillità della notte avvolgerà ogni cosa. Non possono saperlo, ma è in agguato un destino insidioso celato nell'oscurità, è questione di poco tempo e poi niente sarà più come prima.
E' questione di attimi, il male esce allo scoperto, altri uomini con una violenza inaudita irrompono sulla scena, portando distruzione e morte. Il piccolo Tristano assiste inerme allo scempio, nei suoi occhi di bambino l'assurdità di quel che accade, stupore e paura. Fa appena in tempo a nascondersi sotto una botola, spinto a forza da suo padre, che con questo gesto di estremo amore gli risparmia anche il vederlo morire. Riemergere, poco dopo, dal suo provvidenziale e angusto rifugio, equivale al trovarsi in un inferno ancora più grande. Indescrivibile la scena attorno a lui, non può che restare immobile, agghiacciato, davanti a tanta crudele distruzione. Per fortuna, due mani provvidenziali lo prendono, si tratta del giovane Lord Marke.

Gli anni passano. Cresciuto come un figlio dal buon Marke, il piccolo Tristano è ormai diventato un forte e valoroso guerriero, lui che odiava la violenza ha imparato alla perfezione a usare le armi, ma si sa, è il bisogno che aguzza l'ingegno e in questi posti, difendersi è l'unico modo per sopravvivere. Lo sa bene il prode Tristano, per questo combatte ogni volta da eroe, lo fa per Lord Marke e sa che è per una giusta causa. E' intenzione di quest'ultimo riuscire a unificare un giorno, tutte le varie tribù e poter così vivere finalmente in pace, ma prima è necessario contrastare il nemico irlandese, che vuole impedire con la forza la realizzazione di questo disegno. E' durante una di queste battaglie che Tristano rimane gravemente ferito. Ritenuto ormai spacciato, viene adagiato su una piccola barca e lasciato alla lenta corrente del mare, affinché possa trasportarlo lontano, oltre la cortina della nebbia e dell'orizzonte, per onorare così la sua fine, com'è tradizione in questi luoghi.
Le cose vanno diversamente, la vita in tal caso è più forte della morte, il corso degli eventi tesse le trame di un inaspettato futuro. Tristano viene ritrovato e amorevolmente curato da Isotta, figlia del re rivale Donnchadh, che decide di non rivelargli la sua vera identità.
E' un errore, se ne accorgerà più avanti, quando dovrà essere portata in sposa a Lord Marke, proprio da un inconsapevole Tristano. Perché l'amore tra loro due era già sbocciato da tempo, nei giorni seguenti quel casuale, drammatico incontro in riva al mare, un'immediata, semplice attrazione, che ben presto aveva preso tutti i pensieri, quando la cruda realtà li aveva separati. Ritrovarsi quasi da estranei, nella nuova situazione, sarà per entrambi una prova molto dura, una lotta tra i sentimenti e il senso del dovere. Sullo sfondo di oscure lotte di potere, battaglie e passioni travolgenti. Dove il guardarsi e non potersi sfiorare può essere più difficile di una battaglia. Dove la frase pronunciata da Isotta, "Farò finta che si tratti di te...", può fare più male di un colpo di spada!
Buon San Valentino a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

venerdì 8 febbraio 2013

IL BUON SENSO..............


Cos'è il "buon senso"?......
Una definizione di “buon senso” è “capacità di giudicare e comportarsi con saggezza”. (Zingarelli, 2005)
Il buon senso sottintende la facoltà di decidere in modo intelligente e ovviamente chiama in causa la facoltà di pensare.
Molti però preferiscono lasciare che siano gli altri a pensare per loro. Permettono che siano i mezzi di informazione, i colleghi o l’opinione comune a decidere per loro.
A quanto pare il buon senso è un bene molto raro nel mondo odierno.....
Quello che accade di questi tempi: ognuno, pur di sentirsi sempre più sicuro, obbedisce a due, tre, addirittura quattro padroni contemporaneamente, quando basterebbe essere fedeli ad uno solo, lo stato (che poi è un padrone bizzarro, poichè, in parte, siamo noi stessi: è come se fossimo gestiti da una società di cui possediamo una quota........
Ed eccoci qui, tutti omologati e fieri di fare ciò che fa il nostro vicino, il nostro amico. E il dissenso, soprattutto quello minimo, non è assolutamente permesso! Siamo quasi fieri di circondarci di gente che non fa altro che dire di sì al sì e no al no, e che è portata addirittura a scusarsi se forse, per un momento della sua vita, ha avuto un libero pensiero autonomo.
Se tutti dissentono, mi permetto di chiedermi da cosa dissentano, visto che nessuno nega! Se tutti acconsentono, mi permetto di dedurre o che siamo arrivati alla perfezione assoluta, o che qualcuno sta tentando leggermente di fregarci......
Torniamo alla domanda di partenza. Che cos'è il "buon senso"?
Il buon senso è l'istinto del vero.... peccato che questa definizione non sia mia , ma di Max Jacop.....
Allora, forse dobbiamo tornare ad essere, persone di buon senso, con la diligenza del buon padre di famiglia,
l’espressione indica il cittadino medio, che si comporta correttamente regolandosi secondo i criteri delle persone oneste. Nel diritto si fa spesso riferimento alla “diligenza del buon padre di famiglia”, che è citata come parametro medio, prudente ed equo. Vedesi Art. 1176 del Codice Civile.......
Quindi di tutti i pregi e i difetti di un buon politico, forse il buon senso è quello, a cui darei più importanza.....

sabato 2 febbraio 2013

RESTIAMO UNITI...............


In un mondo invaso dalla tecnologia avere un libro in mano sembra quasi superato, e quelle storie tradizionali, che per millenni hanno affascinato la fantasia di tanti bambini stanno scomparendo. E' importante, invece, recuperarle, anche perchè le favole sono un ottimo mezzo per spiegare ai bambini cosa è giusto e cosa è sbagliato, in maniera semplice e con l'ausilio di personaggi magici che possono catturare la loro attenzione. Le favole, poi, hanno il grande vantaggio di essere brevi, così da rimanere impresse nella memoria del bambino senza sforzo. Tra le tante favole oggi vi voglio raccontare quella del leone, il rinoceronte e il topo.
Nella foresta africana, era arrivato,come ogni anno, il momento di eleggere il piu' coraggioso animale che avrebbe amministrato e dettato le leggi nella savana. I primi a proporsi furono il leone e il rinoceronte. A quel duetto, si aggiunse anche un topolino.
Il leone che era gia' da tre anni eletto come "sindaco" prendeva in giro i suoi due contendenti "Tu sei troppo grasso e maldestro per diventare sindaco! E tu.....Tu sei troppo piccolo, ti potrei vivorare in un sol boccone!"
I due animali sopportavano e sopportavano, con molta fatica,però!
Arrivò il giorno dell'elezione, tutta la foresta stava per decidere chi eleggere, naturalmente il leone si sentiva prescelto.
Quando.....un grido disperato implorava aiuto. Il topo e il rinoceronte accorsero subito, vedendo un povero ghepardo intrappolato nelle reti di un cacciatore " Aiuto...vi prego salvatemi!" gridava.
Il rinoceronte provò con il suo corno a liberare il povero animale, ma il cacciatore si avvicinava, con il fucile in mano.Allora il rinoceronte prendendo la rincorsa si getto verso il  cacciatore facendolo scappare impaurito. Intanto, il topolino aveva liberato il ghepardo da quelle reti mordicchiandole instancabilmente.
Il topo e il rinoceronte furono nominati, entrambi, "sindaci"della savana per il loro coraggio dimostrato, contro il cacciatore, l'aiuto e la generosità dimostrata verso il prossimo.
L'unione fa la forza,infatti i due amici sono riusciti a liberare il ghepardo solo grazie al potere dell'unione. Da soli non ce l'avrebbero mai fatta. Non conta la misura della persona, ma è importante stare insieme e sempre uniti