giovedì 20 giugno 2013

CARICATE I MULINI A VENTO


Riporto questa frase di un amico che scrive: "Quando avrai voglia di ricaricare i mulini a vento, chiamami mi troverai ad aspettarti........."
Non mi sono mai sentita un Don Chisciotte, quello che lotta contro i mulini a vento, in una lotta impossibile...
Non mi sono mai sentita un'idealista, fine a se stessa...
Non ho mai pensato di fare una lotta inutile, persa in partenza, contro obiettivi più grandi di me...
Da piccola cittadina ho semplicemente cavalcato l'onda del cambiamento, con quel pensiero critico che mi contraddistingue.
Il pensiero critico, che forse non è mai stato presente nell'umanità, adesso diventa indispensabile, vista la quantità di informazioni a cui siamo sottoposti volenti o nolenti ogni giorno.
Serve il dubbio perchè ci porta a cercare la verità e servono la capacità di concentrazione e quella di capire cosa sia vero e cosa no: due strumenti indispensabili senza i quali rischiamo di affogare in questo mare di informazioni senza i quali non siamo completamente liberi di scegliere.
Se non siamo in grado, non solo di distinguere le informazioni vere da quelle fasulle, ma nemmeno di comprendere le stesse, è inutile che ci sia trasparenza di pensiero.
Ci piace pensare di essere liberi, liberi da ogni condizionamento esterno, ci piace sentirci così e reagiamo quando qualcuno o qualcosa cerca di limitare questa nostra libertà. Allora, perché se siamo liberi siamo così simili nel modo di vestire, di mangiare,di ragionare, nelle aspirazioni, ma soprattutto nel modo di pensare?
Perché rinunciamo alla nostra libertà? Cosa riceviamo in cambio?Cosa abbiamo paura di perdere?
Rinunciamo alla libertà individuale, in cambio di una felicità momentanea e immediata, che col tempo ci porta a un decadimento morale.
Non illudiamoci che i mass media, internet ci possono salvare se non sviluppiamo un pensiero critico, non andremo avanti, l'abitudine è la nostra catena che ci lega alla nostra servitù volontaria!
Per proteggere la nostra illusione di essere liberi e di conoscere, ci nascondiamo dietro un pensiero altrui.
Crediamo di essere degli esperti, ci sentiamo autorizzati non solo ad esprimere opinioni su argomenti più disparati, ma,in certi casi siamo addirittura convinti che esprimere le nostre opinioni, ci  renda partecipi dei processi decisionali. Ci sentiamo dei commissari  tecnici della politica. Poichè non possediamo né le informazioni, né le conoscenze necessarie per poter esprimere un' opinione che resista alla prova dei fatti, le nostre sono solo delle intenzioni, buone forse per la retorica ma non certo per la realtà.
La nostra mancanza di pensiero critico, la nostra assenza di consapevolezza, la nostra scarsa conoscenza, hanno pesanti effetti sul mondo reale perchè permettono ad altri di mantenere un immeritato potere e ottenere degli ingiusti vantaggi e a noi impediscono di acquisire conoscenza,consapevolezza e conquistare più libertà.

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