domenica 7 febbraio 2016

LA STRADA


Sui quotidiani locali si scrive......  nella politica legnanese c'è già un clima di fibrillazione, in merito alle future elezioni comunali.
Qualcuno comincia a tessere alleanze e si parla di possibili candidati.
Nelle sedi di partito e non, si cominciano ad abbozzare programmi, perché si sa e sui programmi che verterà lo scontro maggiore.
Ma soprattutto una questione, a mio avviso, decisiva,  sarà la questione Cadorna....ormai a Legnano non si parla d'altro, quest'opera pubblica sta creando nei cittadini una vera e propria proccupazione.
Ormai del viale Cadorna parlano tutti, dal panettiere, in posta, persino in ospedale, dove alcuni cittadini mi fermano e mi chiedono, ma con il viale Cadorna cosa si vuol fare? Cosa sta combinando questa amministrazione? Ma sono impazziti, dove vivono su Marte?
Preoccupati d'altronde, lo siamo un pò tutti, perché certe opere fatte male possono rappresentare non pochi problemi alla viabilità di un Comune.
 Il progetto, poco discusso in sede di commissione e con la cittadinanza, parte già male perché il poco coinvolgimento di tutti gli attori in gioco, crea un senso di imposizione dall'alto, che chiude ogni possibilità al dialogo pacato e costruttivo.
 Inoltre la confusione regna sovrana, sia tra i cittadini, che in seno alla stessa maggioranza, che appare per certi versi spaccata al suo interno.
 D'altronde diciamolo, questa amministrazione si trova,  in quel che viene comunemente detto, cul-de-sac ........se decidono di fermare l'opera, cosa a mio avviso molto sensata, verranno accusati di poca capacità valutativa e di aver sbagliato anche l'unica opera messa in campo. Se invece si buttano in questa impresa, la cittadinanza non contenta, se ne ricorderà probabilmente nell'urna elettorale e magari qualche voto prenderà il volo verso nuovi orizzonti.
 Ma la cosa più grave è che ancora una volta abbiamo sprecato denaro pubblico, soldi della collettività, in un momento dove i soldi servono per far ripartire il paese, per creare nuove realtà imprenditoriali, per valorizzare aree dismesse, per progettare una visione diversa di città e non lo si può fare con piccoli interventi spot che non hanno un obiettivo d'insieme.
 Si rimane bloccati in concezioni passate, dove si sta ancora a parlare di semafori, dove si pensa che il creare zone di imbuto porti  il cittadino a vivere meglio nei suoi 40km/h , che non sposteranno di un millimetro il livello delle polveri sottili .
Perché diciamolo per ridurre l'inquinamento bisogna ridurre il numero di autovetture e allora forse bisogna incentivare il trasporto pubblico locale, creare aree di sosta per autobus, sviluppare una rete più efficiente di trasporto......il cittadino va accompagnato verso il cambiamento culturale non va imposto..... Invece ancora una volta si decide, si fa, si disfa, si tiene a dedita distanza, si ha paura di confrontarsi con lui.
 Sono sicura, che nella nostra bella Legnano, ci sono tante persone, con professionalità tali da essere di supporto per creare una città migliore, allora perché non cercarli, coinvolgerli, renderli partecipi, in decisioni importanti per la nostra città.
 La "sindrome del Nimby" può diventare una malattia cronica se non curata preventivamente, e alla fine, anche le cose belle avranno perso il loro valore. In politica come nella vita meglio un passo indietro soprattutto perché  in questo caso, cadere sarà più facile che rialzarsi.

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