mercoledì 10 febbraio 2016

MA QUALE RAZZISMO......


Oggi ho letto questo articolo apparso sulla stampa......Beppe Grillo razzista con la comunità cinese.........adesso, sia chiaro.... non  è che sto qua a difendere Grillo, che penso sia in grado di difendersi da solo, ma questo articolo mi sembra un filino pretestuoso.
Ogni gruppo politico è libero di scegliere la propria modalità per decidere quale sarà il  candidato simbolo, ma diciamolo, sulle ultime primarie del PD,  qualche dubbio sulla trasparenza c'è.
 Si potrebbe dire altrettanto di noi, con le consultazioni online, ma almeno noi, prevediamo un minimo di iscrizione, non arriviamo con un foglietto in cui c'è scritto il nome del candidato, perché non conosciamo  neanche il nome e forse non lo sappiamo neanche scrivere.
 Qui non c'entra niente il razzismo. Deve finire questa cosa che appena fai una  considerazione sull'operato svolto, da un soggetto straniero, devi essere tacciato di razzismo.
Io ho vissuto molti anni,  in un paese straniero, figuratevi, che ci sono anche nata e le comunità le conosco molto bene. Si cerca di stare tutti insieme, ci si protegge a vicenda, si aiuta chi è appena arrivato e si cerca di lavorare il più possibile per poi un giorno ritornare al proprio paese.
Non dico che è sbagliato.... dico solo che, se vuoi dare il tuo contributo alla scelta di un rappresentante, devi partecipare alla vita sociale e politica di quel luogo, o almeno devi partecipare al gruppo, di cui quel rappresentante, ne è portavoce.
 Mi piacerebbe sapere quanti di quelli che hanno votato alle primarie  hanno mai partecipato ad un consiglio di zona o hanno affollato le sezioni del PD.
 Mio padre che vive a Milano e molto spesso da pensionato vive la vita del suo quartiere, non ne ha mai visto uno. Allora forse mi sorge il dubbio che qualcuno ha votato perché qualcun'altro l'ha detto......tutto questo mi ricorda una vecchia pratica che era di moda in qualche paesino, soprattutto del sud.....
Mio nonno mi raccontava  che  nelle piccole comunità c'era  sempre quello che ne sapeva di più perché aveva studiato "aveva  fatto le scuole alte"....lui decideva per tutti, e quelli che in qualche modo ne capivano  meno, accettavano  di buon grado e così si spostavano  voti e si eleggevano rappresentanti.
Qualcuno ha definito tutto questo un successo di democrazia ....afferrando  che “l’affluenza ai seggi di residenti di origine straniera è un successo della democrazia, non un problema. Significa che questi concittadini si sentono parte integrante della vita milanese”. Come scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano "Un capolavoro di integrazione. Se così fosse, i cinesi affollerebbero le sezioni del Pd durante tutto l’anno, non solo il giorno delle primarie. E domenica sera avrebbero riempito il teatro Elfo Puccini per festeggiare Sala: invece non ce n’era uno. Sarà politicamente scorretto ricordarlo, ma una cosa è certa: a Milano, prima delle primarie, non s’erano mai visti tanti cinesi tutti insieme fuori dal quartiere attorno a via Sarpi. Quindi qualcuno li ha reclutati: se in cambio di qualcosa, e di che cosa, non lo sapremo mai".
Per "par condicio" mi piacerebbe vedere la stessa affluenza di stranieri, anche alle primarie di altri partiti, o hanno tutti la stessa ideologia e visione del mondo.

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