Sono circa due anni che mi occupo a
pieno regime di politica nella mia città. Tra commissioni consiliari, consigli
comunali, dibattiti informativi e l’ascolto di tribune politiche, mi sono
immersa in un ambiente che sembra
incomprensibile ma che in realtà, lo è davvero.
Per riuscire a capirci qualcosa
non serve una cultura superiore basta solo conoscere il linguaggio "politichese".
Cos’è il politichese???? Il politichese è un linguaggio confezionato apposta per
non informare, per non spiegare, utilizzato da chi vuole difendere il proprio
operato da controlli, accertamenti, critiche, per affrontare qualunque
argomento in qualunque contesto pubblico senza in realtà dire alcunché. Secondo
me, chi si sta avvicinando alla politica per la prima volta, non deve
commettere l’errore di emulare la politica del passato, ma deve invece essere
orgoglioso di parlare un nuovo linguaggio, chiaro diretto, immediato,
comprensibile, disinteressato. I cittadini hanno avuto già troppe delusioni, è
arrivato il momento della libertà di espressione e di linguaggio.
Che
necessariamente, non vuol dire un linguaggio volgare, le nostre nonne se ci
udissero dire certi spropositi si scandalizzerebbero e ci toglierebbero il
saluto. Se uno ti fa una proposta che giudichi assurda, non gli rispondi: no,
grazie , non posso accettarla. Ma sorridi e dici: col cazzo che ci sto!!!!!!!
Gli
organi deputati alla riproduzione spopolano nelle conversazioni e anche le
signore lo ritengono un innocente intercalare,
cazzo che spavento, cazzo che meraviglia, cazzo che noia, oddio che testa di
cazzo….
Il linguaggio deve essere semplice ma non per questo necessariamente
volgare, ma nello stesso tempo deve eliminare quel politichese che di questi
tempi, e di gran lunga più criptico di un codice utilizzato dai giapponesi
durante la seconda guerra mondiale, si rischia di fare fatica ad individuare qual
è il problema da risolvere e la proposta.
Chi preferisce la chiarezza e chiama
gli impianti di trattamento termico dei rifiuti, inceneritore e non termovalorizzatore,
chi ha sempre il coraggio di criticare i potenti, ma anche di riconoscere le
ragioni dell’avversario quando queste rispondono al bene dei cittadini, chi
vuole davvero un mondo nuovo, ricco di idee giovani; non deve farsi intimorire
da vuoti discorsi retorici di chi sguazza in politica solo per galleggiare e
per tutelare interessi estranei alla città e ai cittadini
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