mercoledì 26 marzo 2014

NUTRIAMOCI DI BUON SENSO


In questi giorni c’è una tavolata d’inquinanti che pende sulle nostre teste, una tavolata simile a quelle natalizie, che ricordano i ricchi piatti conditi di mia nonna, dove la carne, l’olio, il grasso, e se eri fortunato qualche verdurina, non mancavano mai, e anche se ti riscoprivi vegetariano, ti toccava mangiarli.

La tavola imbandita che ci stanno preparando è composta da antipasto: Ikea di Cerro Maggiore, un insediamento che consumerà nuovo suolo per 279.770 mq, con aumento del traffico (veicoli previsti quasi 3.500 e 5.000, tra venerdì e sabato), che si rifletterà negativamente su tutta la viabilità dell’area, sull’aria stessa e sulla nostra salute.

Primo piatto: il revamping dell’inceneritore Accam di Busto Arsizio, un inceneritore che costerebbe alla comunità ben 42 milioni di euro, senza nessuna valutazione d’impianti alternativi, e continuando a non considerare che nel futuro la raccolta differenziata, il riciclo e il recupero saranno il cambiamento. Non tenendo conto, che attualmente, nessun sistema di filtraggio oggi disponibile sul mercato è in grado di trattenere le particelle inquinanti con diametro inferiore ai 2,5 nanometri, dannosissime per la nostra salute.  

Secondo piatto: la Centrale di Biogas e di compostaggio, che dovrebbe sorgere in via Novara a Legnano, che regalerà non pochi problemi agli abitanti di Mazzafame e Sanpaolo, nonché agli stessi pazienti del vicino ospedale.

Per finire, saltando la frutta, perché troppo salutare, si passa al dessert: la ex Cromos ( storica tintoria di Cerro Maggiore), dove arriveranno 4 medie strutture di vendita su 16.500 metri quadrati. Strutture commerciali, no food, costruite su un’ area, già inquinata, non bonificata, dove a rischio c’è la falda sottostante.

Ancora una volta la nostra salute ringrazia!!!!!!

Ma questa cosa, la devi, poi spiegare ai cittadini, che ti vedono come una vegana, come quella taggata 5 stelle, a cui non va, mai bene niente e qualcuno ti dice anche, con tanto di metafora alimentare, che nella vita non si può sempre dire no, che in questo momento il lavoro è la priorità, l’economia va fatta girare, in poche parole, essere vegani salutisti non va bene, crea fastidio. “Il vegano si presenta come uno strafigo superiore, quando viene a dirti tante cose (molte delle quali esagerate o volutamente distorte) per giustificare il suo stile di vita e possibilmente convincerti. Ognuno è libero d’essere quel che vuole, non è che perché mangio carne rossa sono un serial killer e se già di mio ho qualche remora nel consumare carne (lo faccio lo stesso, ma mi rendo conto del tuo punto) non è che tu, per puro desiderio di rompermi le scatole, devi aprire la “ferita” e buttarci sale solo perché il tuo credo t’impone di convincere il prossimo a nutrirsi di verdurine”

In parole povere, qualcuno ti dice io Ikea la voglio, il centro commerciale sulla ex Cromos mi piace. l’inceneritore non mi da fastidio e la Centrale di Biogas è fantastica, l’importante è che non gli rompi le scatole.

Queste persone, non penso, riuscirò mai a convincerle, ma per tanti altri e spero nella maggioranza, una speranza c’è ancora, una speranza di salvezza dalla grande abbuffata; va perseguita con l’informazione, la conoscenza e il coinvolgimento di tutte le forze politiche. Perché si può  essere consumatori responsabili senza essere vegani. Nutriamoci di buon senso

 

Nessun commento:

Posta un commento