domenica 4 agosto 2013

IL TEMPO SI E' INCEPPATO







Ieri notte in una torrida estate, legnanese, con il condizionatore acceso e la fatica ad addormentarsi, ho acceso la tv e davano "il Sorpasso". Lo guardo o non lo guardo? No!!!!!!!!!! Non lo guardo, e poi me lo sono vista tutto. Durante  la visione di quel film ho realizzato che quella storia meravigliosa oggi non potrebbe succedere più.
Tutto comincia con Gassman che sgomma con la sua Lancia Aurelia lungo le vie di Roma la mattina di ferragosto in cerca di un telefono pubblico per chiamare una certa Marcella.
Ma l'impresa è disperata tutti sono in ferie e le strade sono strisce roventi e deserte tra due file di palazzi vuoti e serrande abbassate. L'unica finestra aperta è quella di Trintignant, giovane universitario costretto a rimanere in città per studiare. Da qui il loro incontro, da qui la loro grande avventura.
Un' avventura che oggi non sarebbe mai partita. In primo luogo perché ormai i cellulari ci preparano anche il caffè, e dover girare la città in cerca di un telefono pubblico è pura archeologia. Ma anche il fatto che oggi, insieme ai telefoni pubblici, si sono estinte anche le vacanze estive: le spiagge non si affollano, le città non si svuotano, al primo incrocio Gassman avrebbe trovato quello che gli serviva e Trintignant sarebbe stato solo uno dei tanti cittadini afflitti e persi che passano l'estate a casa.
Come la stragrande maggioranza di cittadini rimasti a casa  in questa estate di magra, ora che le ferie non esistono più e al posto della brezza marina si cercano i condizionatori del supermercato, ora che invece delle settimane al mare si deve restare in città, prigionieri come gli animali allo zoo.
Gli unici momenti di vacanza sono quelli chiamati "turismo mordi e fuggi", dove non si morde proprio niente e solo si fugge, ma per poche ore caotiche e nervose.
E invece questa migrazione estiva serviva tantissimo all'essere umano. Si andava in vacanza, ognuno secondo le proprie possibilità, poi si tornava a casa un po' malinconici ma pronti a rimboccarsi le maniche per l'inizio di un nuovo anno. Perché lo sappiamo tutti, l'anno vero è come quello scolastico comincia a settembre.
E adesso che le vacanze non si fanno più, il tempo si inceppa, si vive in apnea, siamo frenetici, siamo tesi, nervosi e cattivi. Perché non abbiamo più un ritmo, una direzione.
Come le rondini devono migrare al caldo e gli orsi polari devono restare al freddo, gli esseri umani devono scappare dalle città, aprire i polmoni alla brezza marina e gli occhi all'orizzonte infinito del mare. Per dimenticare le tristezze della vita e fare quello che occorre davvero fare, vivere la vita in tutta la sua pienezza.

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