sabato 23 febbraio 2013

..L'ACQUA IL NOSTRO BENE PIU' CARO....




Giovedì 21 febbraio 2013, da cittadina comune ho partecipato alla commissione  consiliare congiunta 2” Lavoro, attività economiche e produttive, società partecipate” e 4 “Opere pubbliche”…….argomento acqua pubblica, cioè chi gestirà la nostra acqua?

Nasce il Gruppo CAP che sarà il Gestore Unico della provincia di Milano….. CAP Holding si fonde con Ianomi, Tam e Tasm e con Amiacque come braccio operativo. Come nuovo soggetto industriale in house, che si configura come la prima monoutility italiana per capitalizzazione.

Quindi in poche parole cosa succederà?...... Le quattro aziende pubbliche coinvolte hanno approvato il progetto di fusione voluto dalla Provincia e dai Comuni, che prevede l’incorporazione di Ianomi, Tam e Tasm in CAP Holding, dando vita a un soggetto industriale che per dimensioni, competenze e capacità d’investimento si configura già tra le prime monoutility in Italia nel campo dell’acqua.

Di fatto, CAP Holding si prepara a diventare quindi il gestore unico integrato del servizio idrico sul territorio della provincia di Milano, per garantire i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione secondo il modello in house providing, con la società Amiacque come braccio operativo. Concretamente, la fusione che sarà completata entro maggio 2013 una volta approvati i Bilanci d’esercizio, porta alla nascita di un’azienda unica a capitale interamente pubblico, direttamente partecipata e controllata dai Comuni del territorio.

Il fatturato stimato in base all’aggregazione delle cinque aziende (le quattro aziende di gestione e l’azienda di erogazione Amiacque) è di 232 milioni di euro, e la capitalizzazione è di 597 milioni.

 Lo scenario che si è sviluppato in Italia dopo l’esito referendario del 2011 e le ultime indicazioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) hanno portato alla nascita di questa fusione , che traduce gli indirizzi ricevuti dagli Enti Locali in una risposta industriale, per sfruttare i vantaggi derivanti dalle economie di scala e generare valore aggiunto per il territorio e gli utenti.

L’obiettivo è assicurare la gestione manageriale del servizio idrico, attraverso lo strumento della società di capitale ma interamente pubblica, così da conciliare la snellezza propria di un soggetto organizzato secondo un modello privatistico con i limiti propri del modello in house. Questa aggregazione punta a garantire la natura pubblica della risorsa idrica e della sua gestione, e permette un integrale utilizzo delle risorse economiche derivanti dalla tariffa a favore dei soli interessi dei proprietari del capitale sociale (Comuni e Province), investendo nella qualità del servizio, nella ricerca e nel potenziamento degli investimenti.

Questo a grandi linee è il riassunto, di quello che è emerso durante la commissione. Le mie domande da semplice cittadina sono….....A livello tariffario cosa cambia? Questa società redige un bilancio di tipo privato che prevede quindi la creazione di utili, gli utili che fine fanno? Inoltre se io un giorno voglio conoscere il bilancio, per sapere che fine fa il mio bene acqua, posso da cittadina normale, accedere ad un bilancio privato?......Infine, non c'è nessun altra possibilità, perchè la gestione acqua non debba essere fatta da un ente totalmente pubblico, non solo nella forma ma anche nella sostanza? ......A voi la risposta................

 

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