giovedì 14 febbraio 2013

......FARO' FINTA CHE SI TRATTI DI TE........


 
Ci sono storie senza tempo, destinate a non perdersi nell'oblio del passato.
E' il caso di Tristano e Isotta, coppia romantica e sfortunata, diventata icona indistruttibile di un sentimento nobile e di un' era fatta di cruente battaglie, fascinosi castelli, scorci suggestivi d'Irlanda e magici scenari inglesi........per raccontare, di un grande amore, in una giornata dove si cerca e si vuole ritrovare un sentimento.........
Oggi è San Valentino, si dice sia la giornata dell'amore, alcuni festeggiano il primo giorno di primavera....l'amore è rinascita è emozione...rappresenta la primavera del cuore, lasciamoci trasportare, se pure con la fantasia e immaginiamo di essere come Tristano e Isotta.....
Godetevi questo racconto, magari con un bel sottofondo musicale, il grande Gino Paoli con una lunga storia d'amore
https://www.youtube.com/watch?v=g10nAN9p5nc
La sera è scesa ormai da un po' di tempo, coprendo d'oscurità ogni cosa. All'interno della grande costruzione britannica la vita procede come al solito. E' un momento abbastanza tranquillo, ci sono uomini che parlano tra loro sommessamente, mentre si riposano dalla pesante giornata appena trascorsa. Tra poco la tranquillità della notte avvolgerà ogni cosa. Non possono saperlo, ma è in agguato un destino insidioso celato nell'oscurità, è questione di poco tempo e poi niente sarà più come prima.
E' questione di attimi, il male esce allo scoperto, altri uomini con una violenza inaudita irrompono sulla scena, portando distruzione e morte. Il piccolo Tristano assiste inerme allo scempio, nei suoi occhi di bambino l'assurdità di quel che accade, stupore e paura. Fa appena in tempo a nascondersi sotto una botola, spinto a forza da suo padre, che con questo gesto di estremo amore gli risparmia anche il vederlo morire. Riemergere, poco dopo, dal suo provvidenziale e angusto rifugio, equivale al trovarsi in un inferno ancora più grande. Indescrivibile la scena attorno a lui, non può che restare immobile, agghiacciato, davanti a tanta crudele distruzione. Per fortuna, due mani provvidenziali lo prendono, si tratta del giovane Lord Marke.

Gli anni passano. Cresciuto come un figlio dal buon Marke, il piccolo Tristano è ormai diventato un forte e valoroso guerriero, lui che odiava la violenza ha imparato alla perfezione a usare le armi, ma si sa, è il bisogno che aguzza l'ingegno e in questi posti, difendersi è l'unico modo per sopravvivere. Lo sa bene il prode Tristano, per questo combatte ogni volta da eroe, lo fa per Lord Marke e sa che è per una giusta causa. E' intenzione di quest'ultimo riuscire a unificare un giorno, tutte le varie tribù e poter così vivere finalmente in pace, ma prima è necessario contrastare il nemico irlandese, che vuole impedire con la forza la realizzazione di questo disegno. E' durante una di queste battaglie che Tristano rimane gravemente ferito. Ritenuto ormai spacciato, viene adagiato su una piccola barca e lasciato alla lenta corrente del mare, affinché possa trasportarlo lontano, oltre la cortina della nebbia e dell'orizzonte, per onorare così la sua fine, com'è tradizione in questi luoghi.
Le cose vanno diversamente, la vita in tal caso è più forte della morte, il corso degli eventi tesse le trame di un inaspettato futuro. Tristano viene ritrovato e amorevolmente curato da Isotta, figlia del re rivale Donnchadh, che decide di non rivelargli la sua vera identità.
E' un errore, se ne accorgerà più avanti, quando dovrà essere portata in sposa a Lord Marke, proprio da un inconsapevole Tristano. Perché l'amore tra loro due era già sbocciato da tempo, nei giorni seguenti quel casuale, drammatico incontro in riva al mare, un'immediata, semplice attrazione, che ben presto aveva preso tutti i pensieri, quando la cruda realtà li aveva separati. Ritrovarsi quasi da estranei, nella nuova situazione, sarà per entrambi una prova molto dura, una lotta tra i sentimenti e il senso del dovere. Sullo sfondo di oscure lotte di potere, battaglie e passioni travolgenti. Dove il guardarsi e non potersi sfiorare può essere più difficile di una battaglia. Dove la frase pronunciata da Isotta, "Farò finta che si tratti di te...", può fare più male di un colpo di spada!
Buon San Valentino a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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