giovedì 27 dicembre 2012

I cambiamenti non avvengono da soli, si provocano







Il celebre filosofo greco Eraclito di Efeso diceva " Nessun uomo può bagnarsi nello stesso fiume per due volte, perchè nè l'uomo nè le acque del fiume sono gli stessi, avvertendo che il cambiamento e il movimento sono le uniche cose reali e che il mondo è un flusso in cui tutto si trasforma.
La storia è sempre stata attraversata da conflitti di classe.L'odierno sistema politico, che caratterizza tutte le democrazie occidentali, è basato sulla democrazia parlamentare o rappresentativa, cioè su un sistema politico, nato ed affermatosi con la rivoluzione francese, fondato sulle elezioni, su una finzione di sovranità popolare, sulla tripartizione dei poteri, sbilanciato più sulla libertà che sull'uguaglianza. Tale sistema è stato caratterizzato dalla presenza nel panorama politico di una classe borghese e negli ultimi anni anche dall'ingresso di soggetti provenienti dalle classi subalterne, formate fondamentalmente dal ceto medio impiegatizio e professionista. Ciò a determinato una separazione tra gli eletti dai bisogni degli elettori, di scarsi controlli di questi sui primi, divenuti autoreferenziali e in possesso di scandalosi privilegi.
Tutto questo ha trasformato la politica in una pratica di potere e privilegi e ridotto i cittadini a clienti.
Mi piacerebbe, in un sistema dove tutto cambia e si trasforma, immaginare una pratica politica dal basso, che affonda le sue radici nell'etimologia del termine, nella parola greca polis, ossia nella città. nella comunità: la politica è quindi il diritto-dovere di partecipazione di tutti alla cosa pubblica, l'esercizio attivo e diffuso della cittadinanza, che comporta che ciascuno dedichi una parte del proprio tempo, sottraendolo al proprio lavoro e alla propria famiglia, alla soluzione dei problemi della comunità, attraverso forme di partecipazione attiva.
Quindi apriamoci al nuovo, sia esso politico che culturale, il nuovo molto spesso ci fa paura ma è la vita con le sue situazioni che ci pone di fronte al cambiamento. L'errore che non dobbiamo fare è subire il nuovo, dobbiamo essere aperti e critici.
Quindi con l'anno nuovo, iniziamo a cambiare...... è inevitabile, come il fiume che passa.
Buon 2013 a tutti

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