martedì 25 dicembre 2012

PARENTI SERPENTI

 
 
Ve lo ricordate il film di M. Monticelli " Parenti Serpenti" una commedia italiana ambientata in Abruzzo nella cornice innevata di Sulmona, dove si riunisce la famiglia Colapietro, maschi e femmine con  rispettivi mogli e mariti, ad onorare il Santo Natale

La voce narrante è quella del piccolo “capello a caschetto”, primo ed unico genito di Lina (Marina Confalone), la mamma calcolatrice nervosa ed iperprotettiva, dall’occhiale a lente spessa, con un marito che si è scocciato già da un pezzo. A darle uno mano nello spettegolamento a teppeto ci pensano la sorella Milena (che non può aver figli) e la cognata romagnola Gina (Cinzia Leone), che ha praticamente lobotomizzato il povero marito, nascondendogli morte, vita e miracoli della loro relazione. Ma la pecora nera della bianca vigilia è l’enigmatico Alfredo (Alessandro Haber), che dopo un piatto di pappardelle al sugo esplode in un balletto al fulmicotone, giustificando il suo dover vivere da single.
Dal capitone della vigilia al tacchito di Natale, la spensieratezza formale assume pian piano i tratti della chiacchiera genealogica denigrante, dell’aggressione verbale, della satira familiare, scheletri che ronzano attorno ad un tavolo stretto e imbandito. Mamma Trieste, ignara di tale oscuro tramar, continua a sfornare i suoi maestosi taralli al vino, e poi l’immancabile pasta fatta in casa. Ma dallo scambio dei regali in poi, alle parole comincieranno a far capo i primi, pesanti, spostamenti di mani, occhio la vera natura della famiglia Colapietro! E’ solo l’inizio. Un film intelligente, italianissimo, frizzante, fortissimo, che affonda nella tradizione natalizia penisolana, esaltandone dinamiche insite e clichè programmati. L’imprescindibile spettegolar, il cenone iperrealistico, come lo si vive e osserva in tutte le case; la messa della mezzanotte, più calvario che preghiera; il nonno in disparte, i nipotini spaesati.
Parenti serpenti è lo spaccato di una reltà familiare, che durante le feste di Natale o comunque durante le ricorrenze in generale, mette a confronto rivalità, debolezze umane, ipocrisie, di una serenità familiare solo apparente, dove si insinuano rancori e delusioni.
Ci aggrappiamo a tradizioni che ci riportano alla nostra infanzia, convinti che il tempo li conservi così ai nostri occhi. Ma il tempo passa e le realtà cambiano e noi ci ritroviamo nel vortice dell'ipocrisia, incapaci di scappare poichè legati ad un passato che mai più tornerà..............
Buon Natale a tutti

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