lunedì 11 marzo 2013

...LO STATO CI GIOCA......


Spesso con il mio lavoro mi confronto  con la sofferenza, una sofferenza che non è solo fisica ma è soprattutto  mentale, quella che molte volte colpisce le famiglie, rendendole prive di risorse….

 

Oggi vorrei che tutti insieme  riflettessimo sul gravissimo problema  della dipendenza da gioco d’azzardo…

 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità considera il gioco d'azzardo problematico come una vera patologia, assimilabile sotto molti aspetti alla dipendenza da sostanze e ai disturbi compulsivi

 

Stando alle più recenti ricerche, il gioco d’azzardo è un fenomeno in continua espansione, in Italia come nel resto del mondo. Nel nostro paese sono oltre 30 milioni gli italiani che hanno giocato almeno un euro nell’ultimo anno. Nella sua forma grave, definita ludopatia o gioco d’azzardo patologico (Gap), tale problematica colpisce circa un milione e mezzo di italiani, che corrispondono addirittura al 3% della popolazione adulta. Le fasce più colpite, secondo una ricerca dell’Eurispes, sono soprattutto i ceti medio-bassi, i disoccupati e gli anziani. Se ciò non bastasse, ancora più preoccupanti sono i numeri che descrivono il coinvolgimento nel gioco degli under 18: l’Ifc-Cnr di Pisa ha calcolato che nel 2009 il problema del gioco ha interessato quasi 600.000 minorenni, con un incremento annuo stimato intorno al 13%. Di questi, inoltre, addirittura il 10% soffrirebbe di una problematica a rischio psicopatologico

Tra le tante richieste di aiuto ne ricordo una, non molto tempo fa di una ragazza che mi raccontava così…sai Marinella!!!!! I problemi non so neanche io quando sono iniziati, mi ricordo di una telefonata di quando avevo 8 anni che presi io per sbaglio, dove un uomo da una voce camuffata minacciava mio padre che se non gli avesse portato i soldi avrebbe detto tutto alla moglie, mia madre.
Ero piccola, piansi molto, non capivo bene. Corsi da papà che disse che era uno che aveva sbagliato numero. Gli credetti, ma lui mi fece promettere di non dire niente a mamma, e io innamorata di lui come ogni bambina del suo papà, tenni il segreto.
Solo oggi mi rendo conto di quanto è costato a tutti noi mantenere quel segreto. Negli ultimi 6 anni le cose sono andate sempre peggio, papà non porta più lo stipendio a casa da secoli, ogni mese dice che ha avuto problemi, ogni mese ci sono sempre storie assurde che ci racconta.
Un giorno tornando da scuola ho visto mio padre che stava giocando alle macchinette in una sala giochi, gli sono andata vicino e gli ho urlato contro. La sera stessa ho detto tutto a mia  mamma, nonostante lui fosse arrivato anche a minacciarmi nel caso lo avessi fatto. Dopo quell’episodio  lo ha messo alle strette, proibendogli di uscire da solo.
Ma mio padre soffre di cuore, e noi tutti abbiamo paura a farlo innervosire, molte volte durante queste pesanti liti è finito in ospedale, e noi ci siamo sentite colpevoli. Lui usa questa cosa a suo vantaggio, quando la situazione in casa precipita, lui fa finta che si sente male, noi ci spaventiamo e il litigio termina in un soffocante silenzio.
Noi sappiamo che gioca, ultimamente sono mancati in casa anche oggetti di valore, e regali ricevuti dai parenti alle nostre feste, lui nega, nega sempre. Ogni tanto quando si sente alle strette inventa bugie assurde e pretende che noi ci crediamo.

 

Questa è una delle tante storie di vita, che gravano sulle teste di tante famiglie e lo Stato cosa fa?

 

Lo Stato Italiano, continua a fare affari in un settore che non conosce la crisi e sembra anzi alimentarsene. Nel solo 2011 si è registrato un aumento del 10% del volume delle entrate derivanti dal gioco, con i 13,5 miliardi di euro raccolti dalle concessionarie legate ai Monopoli di Stato. Altri dati parlano di oltre 400.000 macchine da gioco presenti nei locali del nostro paese, circa il 15% in più di quanto si osserva negli altri stati dell’Unione Europea. Un numero che desta preoccupazione, se si tiene presente che gli affari delle slot machines sono spesso controllati dalle organizzazioni criminali, che le impongono a esercenti di bar e tabaccherie. A completare il quadro, il più recente fenomeno dei siti web e dei casinò online, che permettono l’accesso al gioco a chiunque e 24 ore su 24.

 

Il racconto continua….

L’altra sera tornando da un’uscita con gli amici, ho visto che papà era solo in cucina a guardare la tv. Mi sono avvicinata piano, era notte inoltrata. Quello che ho visto mi ha fatto gelare il sangue nelle vene. Il suo sguardo. Era assente. Aveva gli occhi fissi allo schermo ma vuoti e spenti. Senza chiedere nulla, mi sono chinata a dargli un bacio e lui mi ha sorriso. Gli ho consigliato di andare a letto perché era tardi, lui mi ha detto che aveva mal di stomaco e non riusciva a dormire, gli ho chiesto se volesse una camomilla ma ha detto che non dovevo preoccuparmi e che dovevo andare a letto.
Mi sono seduta accanto a lui fingendo di guardare la tv .Adesso lui non c’è più, so che non sono riuscita  ad aiutarlo e questo mi fa male…vorrei solo che mai nessuno, un giorno, si ritrovasse nella stessa situazione……..

 

 

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