martedì 23 aprile 2013

LA CHIAMANO LIBERTA'


Qualche giorno fa, su facebook ho posto una domanda……..Se vi restasse un solo anno di vita. Cosa fareste?

Tante sono state le risposte, alcune bizzarre e divertenti altre più drammatiche, qualcuno ha detto: sesso droga e roch’nroll, qualcuno si ammazzerebbe prima, altri non ammazzerebbero nessuno, però andrebbero in giro a mandare a quel paese molte persone,  in un putan- tour.

In realtà se ci restasse un solo anno di vita non faremmo niente. Semplicemente perché, quando lo scopriremo, saremo già belli che malati e magari rinchiusi in un ospedale senza possibilità di decisione, in balia di chi al tuo fianco decreterà la tua vita.

Ci dovremmo augurare di essere vissuti nella famosa famiglia del “Mulino bianco”……..tutti d’amore e d’accordo, altrimenti le persone che dovranno decidere per te, saranno si,  mogli, mariti e figli, ma magari di te non conoscono niente.

Ti dovrai augurare di avere un minimo di lucidità per rifiutare qualsiasi cura, che alla fine prolungherebbe la tua agonia, ma la lucidità durerà poco e alla fine qualcun altro prenderà il sopravvento. Allora dovrai sperare nelle persone a te più care a quelle che durante la vita ti hanno accompagnato e sperare che la pensino come te.

 Alla fine, tutto quello che sarà fatto, nessuno verrà a chiedertelo e tu dovrai soccombere alle decisioni.

Spesso con il mio lavoro, mi ritrovo a pensare a quello che il malato ormai morente avrebbe voluto per lui. Mi chiedo, chi avrebbe voluto vedere, cosa avrebbe voluto fare e dove avrebbe voluto essere. Sicuramente se potesse rispondermi, avrebbe voluto semplicemente morire senza soffrire, magari nella sua casa, nel suo letto tra le persone che ha amato, che molto spesso non sono quelle con il quale hai vissuto, magari sono amici, vecchi amori, persone che ti porti nascoste nel tuo cuore. Avrebbe magari voluto, semplicemente, sentirsi a casa e invece rimane in uno sterile letto di ospedale, circondato da persone che non sanno niente di lui, da mogli, mariti, figli, medici, infermieri. Tutti interessati di strapparlo alla morte a costo del niente. Perché bisogna vivere sempre e comunque, anche se vivere vuol dire essere  una pianta, però senza fiori.

Allora chiediamoci, ma siamo davvero liberi? La mia risposta è no, viviamo in una società, dove la tua libertà è condizionata dalla decisione di tanti altri, dove ti devi augurare di non essere nato con il famoso “S” sul cromosoma, che sta per sfigato, altrimenti un solo anno di vita che ti separa dalla morte potrebbe rappresentare per te un eternità, dove la morte forse alla fine è l’unica libertà.

2 commenti:

  1. Le esperienze personali , spesso , influiscono sul tuo modo di porti di fronte alla vita. Quando sei di fronte ad un bivio, o la tua vita cambia inaspettatamente, o devi prendere delle decisioni che non ti fanno dormire la notte, ti ritrovi più tardi ad alzarti la mattina per assaporare ogni secondo della tua vita, a dare la giusta priorità alle cose, a non arrabbiarti per le cose banali , ed accogliere con il sorriso tutto ciò che la vita ti riserva. La riflessione di oggi, mi mette in agitazione, non mi piace, non voglio riflettere su cosa vorrei fare se mi rimanesse poco tempo..... perchè ciò che ognuno di noi vorrebbe fare non dovrebbe avere restrizioni di alcun genere, mai! Questa è la libertà ed ognuno di noi la dovrebbe vivere , sempre, senza limiti di tempo, ogni giorno ...
    Dovevamo vederci....
    Ti abbraccio.
    Edi

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  2. Se non vieni tu a trovarmi mi sa che la vedo dura, gli impegni si accumulano......abbi fede riusciremo a trovarci ho bisogno di parlare con qualcuno e tu mi sembri la persona giusta. Ci sei sempre quando ho bisogno

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